Lo spettacolo, un monologo che vede per la prima volta sulle scene l’ausilio di un “assistente vocale” come spalla comica, è un inno alla consapevolezza di sé, alla libertà della donna, all’amore per le sfumature, proprie e quelle degli altri.. Il tema è la libertà delle donne affrontato in maniera leggera ma non superficiale. La “società di Instagram” ambisce alla perfezione. Ma quanto siamo libere se vogliamo sempre piacere a tutti?
Il testo ha vinto il Premio Anima Mundi – drammaturgia femminile ed è risultato finalista al premio Silvano Ambrogi per la drammaturgia brillante