Si ride. Si deve ridere sempre, di tutto. Dei sotterfugi degli innamorati, di notai poco scaltri ma servizievoli, di mogli più inclini al tradimento che alle gioie coniugali, di dottori specializzati nella finanza più che nelle diagnosi, in malati affetti dalla paura di vivere. Così la feroce e disillusa comicità di Molière ci presenta un esempio lucido di un uomo dai tratti contemporanei, alle prese con un quotidiano, che allora come oggi, appare martoriato e, per tanti aspetti, ridicolo. Dalla poltrona del protagonista, dietro le centinaia di colorate boccette per medicinali, siringhe e clisteri, fanno capolino piccole ruberie, basse speculazioni e tradimenti di poco conto, in un curioso girotondo, che ha le movenze di un balletto di corte. In un susseguirsi incessante di botta e risposta, in cui le ragioni e le irragionevolezze dei personaggi danno vita ad un dibattito a tratti surreale, a tratti grottesco, emergono importanti riflessioni sulle relazioni familiari, sulla vita, sulle priorità dell’essere umano, e sull’importanza del raziocinio e del buonsenso. Dietro la commedia si nasconde l’amara rivelazione della tragedia della condizione umana, che è fragile e subordinata ad eventi incontrollabili.
Si ride. Si deve ridere sempre, di tutto. Dei sotterfugi degli innamorati, di notai poco scaltri ma servizievoli, di mogli più inclini al tradimento che alle gioie coniugali, di dottori specializzati nella finanza più che nelle diagnosi, in malati affetti dalla paura di vivere. Così la feroce e disillusa comicità di Molière ci presenta un esempio lucido di un uomo dai tratti contemporanei, alle prese con un quotidiano, che allora come oggi, appare martoriato e, per tanti aspetti, ridicolo. Dalla poltrona del protagonista, dietro le centinaia di colorate boccette per medicinali, siringhe e clisteri, fanno capolino piccole ruberie, basse speculazioni e tradimenti di poco conto, in un curioso girotondo, che ha le movenze di un balletto di corte. In un susseguirsi incessante di botta e risposta, in cui le ragioni e le irragionevolezze dei personaggi danno vita ad un dibattito a tratti surreale, a tratti grottesco, emergono importanti riflessioni sulle relazioni familiari, sulla vita, sulle priorità dell’essere umano, e sull’importanza del raziocinio e del buonsenso. Dietro la commedia si nasconde l’amara rivelazione della tragedia della condizione umana, che è fragile e subordinata ad eventi incontrollabili.
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