La trama è il solito canovaccio caratteristico del suo genere: amori, gelosie, tradimenti, questa volta con una piccola variante “scientifica” sul come evitare che la moglie scopra le numerose scappatelle del consorte.
Ma come tutte le cose perfettamente e infallibilmente “scientifiche”, basta un piccolo intoppo e tutto rischia di finire tragicamente.
Niente paura: tutto finirà nel migliore dei modi, senza morti e feriti, come avviene in tutti i vaudeville che si rispettino. Rilassarsi un poco, ironizzare e ridere sopra questo aspetto umano e le sue debolezze, ci fa sentire certamente più vivi, più reali. probabilmente anche più fragili. Ma questa è una fragilità che ci fortifica in maglie di acciaio inossidabile, tanto più impenetrabile e resistente di tante “virtuali” certezze assolutamente perfette.