Un sabato con gli amici è un romanzo di Andrea Camilleri, pubblicato da Mondadori nel 2009.
Assieme ad altri scritti e romanzi, come “Il tailleur grigio” e “Km 123”, appartiene a quel filone di
produzione letteraria meno nota dell’autore, perché non legata alle ambientazioni siciliane cui è
associata la sua fama e che hanno finito per essere considerate, nell’immaginario collettivo, il luogo
narrativo della sua produzione letteraria. Camilleri, per formazione e percorso artistico, è a ragione considerato un importante maestro del teatro italiano e anche in ambito narrativo, egli ha spesso attinto all’universo del teatro per delineare e costruire le sue storie e i suoi personaggi.
Alcune opere, più di altre, denunciano chiaramente questa propensione, Un sabato con gli amici è
sicuramente tra queste. Tutto, dalla costruzione spazio temporale della vicenda, alla
caratterizzazione dei personaggi, fino allo stile essenziale e tagliente dei dialoghi, rimanda
all’universo teatrale, tanto che in passato fu lo stesso Camilleri a dichiararne la teatralità e ad
esprimere il desiderio di vederne, prima o poi, compiuta la sua riduzione per il palcoscenico.
Un sabato con gli amici narra una vicenda ambientata in un quartiere alto borghese della Capitale.
Camilleri mette in scena sette personaggi – borghesi di mezza età, amici fra loro – e va a scandagliarne gli animi e le vite attraverso brevi flash-back dell’infanzia, adolescenza e gioventù, fino ad arrivare ad un triste presente: un sabato in cui tre coppie di amici si ritrovano a passare la serata insieme, come d’abitudine, ma che finirà per far riemergere antichi e pericolosi fantasmi. L’occasione è data dalla presenza imprevista di una vecchia conoscenza, riaffiorata da un lontano passato per chiedere aiuto e sostegno elettorale per la sua recente candidatura politica. Il nuovo arrivato andrà a rompere gli equilibri faticosamente raggiunti dalle coppie. Ognuno dei protagonisti ha qualche scheletro, più o meno ingombrante, nell’armadio o si trova a fare i conti con un trauma irrisolto: chi conduce una relazione clandestina con un altro all’interno del gruppo, chi ha assistito a omicidi o suicidi, chi è stato violato nell’anima o nel corpo, chi anziché vittima è stato carnefice, ma ha avuto ugualmente una vita segnata.