La più antica versione di Cenerentola venne scritta in Cina nell’800 dopo Cristo, quasi 900 anni prima della sua omonima francese dalla scarpetta di vetro. Ma questa è solo una delle tantissime scarpe consumate da Cenerentola nei suoi viaggi per il mondo.
La storia di Cenerentola si ripete in ben 345 versioni differenti da paese a paese. Cenerentole balcaniche, arabe, cinesi, vietnamite… Cambiano gli aiutanti: in Scozia, per esempio, c’è una pecora che aiuta Cenerentola, in India e in Bosnia c’è una mucca, in Iraq, in Cina e in Vietnam c’è un pesce, e a Napoli c’è una palma di datteri. Ma non cambiano solo gli aiutanti, cambiano soprattutto le sue scarpe: la Cenerentola cinese, ha i piedi più piccoli del regno e i sandali d’oro; la Cenerentola dei Balcani indossa semplici babbucce; la Cenerentola araba, gli zoccoli d’oro; quella tibetana, stivali di pelliccia… e ancora, quella Napoletana ha pianelle altissime, la Cenerentola francese indossa scarpette di vetro, quella sarda ha piccole scarpe di sughero…
Tante scarpe per tante storie, raccontate, cantate, animate dall’attrice Maria Giaquinto, accompagnata dalle musiche di Giuseppe De Trizio, per un viaggio interculturale intorno al mondo alla scoperta delle tradizioni di paesi vicini e lontani, che non mancheranno di far sognare, giocare, pensare i piccoli spettatori.
Ve ne raccontiamo alcune, ma prima di partire ricordatevi di togliere i sassolini dalle scarpe!
Ed infine un debito, o meglio una dedica, a tutti i bambini che hanno o hanno avuto problemi ad allacciarsi le scarpe…
La più antica versione di Cenerentola venne scritta in Cina nell’800 dopo Cristo, quasi 900 anni prima della sua omonima francese dalla scarpetta di vetro. Ma questa è solo una delle tantissime scarpe consumate da Cenerentola nei suoi viaggi per il mondo.
La storia di Cenerentola si ripete in ben 345 versioni differenti da paese a paese. Cenerentole balcaniche, arabe, cinesi, vietnamite… Cambiano gli aiutanti: in Scozia, per esempio, c’è una pecora che aiuta Cenerentola, in India e in Bosnia c’è una mucca, in Iraq, in Cina e in Vietnam c’è un pesce, e a Napoli c’è una palma di datteri. Ma non cambiano solo gli aiutanti, cambiano soprattutto le sue scarpe: la Cenerentola cinese, ha i piedi più piccoli del regno e i sandali d’oro; la Cenerentola dei Balcani indossa semplici babbucce; la Cenerentola araba, gli zoccoli d’oro; quella tibetana, stivali di pelliccia… e ancora, quella Napoletana ha pianelle altissime, la Cenerentola francese indossa scarpette di vetro, quella sarda ha piccole scarpe di sughero…
Tante scarpe per tante storie, raccontate, cantate, animate dall’attrice Maria Giaquinto, accompagnata dalle musiche di Giuseppe De Trizio, per un viaggio interculturale intorno al mondo alla scoperta delle tradizioni di paesi vicini e lontani, che non mancheranno di far sognare, giocare, pensare i piccoli spettatori.
Ve ne raccontiamo alcune, ma prima di partire ricordatevi di togliere i sassolini dalle scarpe!
Ed infine un debito, o meglio una dedica, a tutti i bambini che hanno o hanno avuto problemi ad allacciarsi le scarpe…
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