La prima proposta riguardante la costruzione di un teatro a Gioia del Colle venne fatta nel 1837, nel corso della riunione del Consiglio Decurionale, nella quale alcuni consiglieri sottolinearono la necessità di utilizzare il terreno denominato “lamione” situato accanto all’ex convento di S. Domenico divenuto di proprietà comunale, come teatro. Di lì a poco quel territorio fu prescelto per la costruzione del teatro Rossini, affidando l’incarico di redigere il progetto all’Ing. Felice Ravillon, il 18 gennaio 1841.Il teatro restò in funzione come tale fino all’inizio della Seconda Guerra Mondiale. Nel 1947 si decise di trasformarlo in cinematografo, con i relativi adeguamenti (abbattimento dei palchi e costruzione della galleria). Dalla metà degli anni ottanta non fu più usato come cinema. All’inizio degli anni ‘90, grazie anche ai fondi europei, se ne iniziò il restauro sotto la direzione dell’architetto Dario Morelli, che curò l’abbattimento della galleria, il ripristino dei tre ordini di palchi ed il restauro del palcoscenico con la creazione di un ambiente per le prove.
Il teatro era dotato di 130 posti in platea, 12 palchi di 1°ordine, 13 di 2°; nel 3° ordine c’erano 6 palchi ed un loggione ad anfiteatro con 60 posti.
Dopo l’ultimo restauro il teatro oggi si presenta come una struttura che richiama stilisticamente la conformazione di teatro all’italiana, con la platea e i tre ordini di palchi, ma i materiali utilizzati danno al teatro un aspetto decisamente più contemporaneo.