WIP Edizioni

L'EDITORE

La WIP Edizioni svolge dal 1994 attività di editoria scientifica, saggistica, esoterismo, varia e vernacolare. Circa 800 titoli ne arricchiscono il catalogo. Tra le diverse Collane segnaliamo SpazioTempo con 50 titoli di Narrativa e Poesia, I Tulipani dedicata ai romanzi, Muse che raccoglie romanzi ispirati da avvenimenti storici, la giovanissima Social, storie di attualità e Gli Introvabili edizioni ironiche e divertenti.

5 titoli selezionati dall'editore

La misteriosa scomparsa di una ragazza. Il ritrovamento di un cadavere in avanzato stato di decomposizione alcuni giorni dopo, sotto l’impalcato di un ponte sulla provinciale. La leggenda che aleggia in un paese delle colline materane, di una novizia precipitata dall’alto di una torre e ritrovata spezzata in due tronconi. Sono questi gli ingredienti del grattacapo che il maresciallo Prisciandaro è chiamato a risolvere, collaborando attivamente con il comandante della locale stazione, Erasmo Porfido, suo vecchio amico. Si è trattato di un allontanamento volontario o di un sequestro di persona? È lei la ragazza ritrovata cadavere sotto il ponte?

L’attesa è un principio pedagogico fondamentale, nell’attesa si impara a guardare con attenzione, a scoprire i propri talenti, a valorizzare ciò che si ha e che si è. L’attesa aiuta a: Chiederci che valore ha veramente ciò che desideriamo, quali eventuali sacrifici siamo disposti a fare per raggiungerlo/ottenerlo. Con l’attesa soffermiamo lo sguardo. Siamo stimolati a riflettere e interrogarci. Scoprir-si: l’attesa ci permette di vivere in uno spazio/tempo molto singolare, “sospeso” tra ciò che è già e ciò che non è ancora. Attendere è mettersi in ascolto di se stessi. Con pazienza, tempo, amore per sé. Riconoscersi capaci di trovare soluzioni alternative a ciò che, temporaneamente, ci manca. Nel desiderare ciò che manca si attivano capacità volte al raggiungimento dello scopo.

Parigi, luglio 1924: per la prima volta un ginnasta dell’Italia meridionale partecipa a un’Olimpiade. Viene da Bari, si chiama Francesco Martino. A 17 anni ha combattuto come volontario nella Prima guerra mondiale, si è preparato per i Giochi allenandosi all’aperto perché la sua società sportiva non ha più una palestra. A Parigi è un outsider, i favoriti sono altri. Ma agli anelli Francesco Martino è un fenomeno: il suo esercizio lascia il mondo a bocca aperta. Sarà l’unico atleta italiano a vincere due medaglie d’oro in quell’Olimpiade. Cent’anni dopo, il ricordo di un’impresa sportiva e di una vicenda umana memorabili.

Mag, Raquel e Arnaud sono molto diversi tra loro, ma tutti e tre in cerca di risposte. Le loro esistenze si intrecciano per un breve periodo in una cittadina del sud della Francia. Anni dopo Bet, la figlia di Mag, si imbatte nella loro storia attraverso alcune fotografie dimenticate in una scatola, ma il suo vero intento è scoprire l’identità di suo padre.

Più di 60 racconti legati a Bari o alla storia del Bari. Tutto comincia in una sera di gennaio del 1908 e finisce con un’analisi sui portieri brasiliani in generale e su Brenno, attuale numero uno biancorosso, in particolare. L’autore ripercorre oltre un secolo di storia cittadina non solo attraverso le vicende calcistiche, ma anche quelle di cronaca come il bombardamento del porto del 1943, la strage della famiglia Percoco e l’omicidio di Benedetto Petrone. Sono solo alcuni dei toni di giallo e di nero citati nel titolo di un libro che ricorda – tra le tante – anche l’impresa del Conversano, campione dell’Italia libera, la vita del greco Ragona, cannoniere nella tragica notte di Matapan, e le premature dipartite di Iacovone, D’Angelo, Curlo e Pisicchio.

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