C’è chi non si accontenta di vedere le cose per quello che sono, c’è chi vede la realtà con occhi diversi. Gli adulti li chiamano “bambini dalla fervida immaginazione” e con una smorfia del volto fanno sembrare questa caratteristica un difetto davvero brutto, uno dei peggiori.
Questa è la storia di Anna: lei immagina tutto quello che non c’è, trasforma la realtà, da nuovi nomi alle cose, gioca a costruire con i mattoni della fantasia un mondo più bello per cancellare i difetti del mondo reale.
Anna ha i capelli rossi e un sacco di lentiggini.
Anna è orfana, è una forestiera e per sopperire a queste “mancanze”, come le chiamano gli adulti, lei cerca di fare tutto quello che può.
Anna cerca di fare sempre di più e quando quel “di più” diventa “troppo”,
il suo desiderio di “fare le cose in grande” diventa un “farla proprio grossa” e dopo non è facile chiedere scusa.
“Scusa” è una parola che Anna non sa proprio pronunciare!
In questo viaggio nel mondo di Anna, impareremo a guardare le cose come le guarda lei, scopriremo che non esiste una sola verità ma tanti punti vista, che non è semplice essere una ragazzina “normale”, che ciascuno è fatto a proprio modo.
Da grandi avere una fervida immaginazione può aiutare a realizzare i propri sogni e poi si può camminare con la testa per aria purché si impari ad avere i piedi per terra. Questa è una storia per tutti i sognatori, per quelli che lo sono stati, per quelli che lo sono ancora e non posso smettere di esserlo.
C’è chi non si accontenta di vedere le cose per quello che sono, c’è chi vede la realtà con occhi diversi. Gli adulti li chiamano “bambini dalla fervida immaginazione” e con una smorfia del volto fanno sembrare questa caratteristica un difetto davvero brutto, uno dei peggiori.
Questa è la storia di Anna: lei immagina tutto quello che non c’è, trasforma la realtà, da nuovi nomi alle cose, gioca a costruire con i mattoni della fantasia un mondo più bello per cancellare i difetti del mondo reale.
Anna ha i capelli rossi e un sacco di lentiggini.
Anna è orfana, è una forestiera e per sopperire a queste “mancanze”, come le chiamano gli adulti, lei cerca di fare tutto quello che può.
Anna cerca di fare sempre di più e quando quel “di più” diventa “troppo”,
il suo desiderio di “fare le cose in grande” diventa un “farla proprio grossa” e dopo non è facile chiedere scusa.
“Scusa” è una parola che Anna non sa proprio pronunciare!
In questo viaggio nel mondo di Anna, impareremo a guardare le cose come le guarda lei, scopriremo che non esiste una sola verità ma tanti punti vista, che non è semplice essere una ragazzina “normale”, che ciascuno è fatto a proprio modo.
Da grandi avere una fervida immaginazione può aiutare a realizzare i propri sogni e poi si può camminare con la testa per aria purché si impari ad avere i piedi per terra. Questa è una storia per tutti i sognatori, per quelli che lo sono stati, per quelli che lo sono ancora e non posso smettere di esserlo.
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