“Quando si studiano a fondo la vita, le opere e il pensiero di un personaggio, in un certo qual modo, si finisce per identificarsi in esso. Man mano negli anni scopri che certi pensieri, determinati modi di fare e di vedere l’arte, inevitabilmente ti hanno influenzato e ormai fanno parte di te. A me è successo con Pino Pascali. La prima volta che l’ho “conosciuto” avevo quattro o cinque anni, in visita con i miei al cimitero, dove immancabilmente s’incontravano i suoi genitori che usavano trascorrere lì gran parte delle loro giornate. Pian piano la curiosità verso questo personaggio è cresciuta sempre di più.
Ricordo che nei primi anni ’90, appena arrivato a Roma, mi ritrovavo con la moto, involontariamente, a seguire le sue orme: in quegli anni Pino era diventato il mio amico immaginario. Una mattina mentre “dialogavo” con lui mi ritrovai nella metropolitana tappezzata da grandi manifesti di una mostra rappresentata da una sua opera. Rimasi sbalordito dalla sincronicità del pensiero.
Il Pascali artista lo conoscevo bene ma per conoscere meglio la persona avevo bisogno di sentire i suoi “amici” e colleghi. E proprio grazie al teatro trovai finalmente un’adiacenza con lui e quell’urgenza che mi portavo dentro divenne necessità di dedicargli uno spettacolo.” Vito Facciolla
“Quando si studiano a fondo la vita, le opere e il pensiero di un personaggio, in un certo qual modo, si finisce per identificarsi in esso. Man mano negli anni scopri che certi pensieri, determinati modi di fare e di vedere l’arte, inevitabilmente ti hanno influenzato e ormai fanno parte di te. A me è successo con Pino Pascali. La prima volta che l’ho “conosciuto” avevo quattro o cinque anni, in visita con i miei al cimitero, dove immancabilmente s’incontravano i suoi genitori che usavano trascorrere lì gran parte delle loro giornate. Pian piano la curiosità verso questo personaggio è cresciuta sempre di più.
Ricordo che nei primi anni ’90, appena arrivato a Roma, mi ritrovavo con la moto, involontariamente, a seguire le sue orme: in quegli anni Pino era diventato il mio amico immaginario. Una mattina mentre “dialogavo” con lui mi ritrovai nella metropolitana tappezzata da grandi manifesti di una mostra rappresentata da una sua opera. Rimasi sbalordito dalla sincronicità del pensiero.
Il Pascali artista lo conoscevo bene ma per conoscere meglio la persona avevo bisogno di sentire i suoi “amici” e colleghi. E proprio grazie al teatro trovai finalmente un’adiacenza con lui e quell’urgenza che mi portavo dentro divenne necessità di dedicargli uno spettacolo.” Vito Facciolla
Condividi sui social:
Iscriviti alla newsletter
Sede Legale: Via Imbriani 67
T +39 080 54.14.813
Sede operativa: Via Cardassi 26
T +39 080 55.80.195
F +39 080 55.43.686
70121 Bari – P.IVA 01071540726
info@pugliaculture.it
pugliaculture@pec.it
Copyright© 2010 – 2024