“Either Way” è una produzione sostenuta nella PERMANENZaRTISTICA nell’edizione 2020.2021 del NetworkIDP con la rassegna A Maglie Larghe e il Laboratorio Urbano Rigenera di Palo del Colle.
Attraverso questo assolo, l’artista esplora la nostra relazione con la perdita, perdersi per scoprire come ci possiamo ritrovare. La perdita è ciò che diamo consapevolmente, ciò che dimentichiamo, ciò che ci viene strappato e recuperiamo, cosa rinunciamo e che offriamo, ciò che rifiutiamo e seppelliamo. Tutte queste perdite sono come piccole morti che ci ridonano la vita, il vagabondare ci modella e ci trasforma. Ma che dire del nostro rapporto con il vagabondaggio? E’ una condizione che ci preoccupa ma allo stesso modo ci affascina perché ci da la possibilità di metterci in moto, di oltrepassare un confine, di farci incamminare verso una metamorfosi. Sarah inizia questa ricerca dopo un periodo personale e professionale molto intenso, che le ha dato come l’impressione di perdere pezzi, consumarsi e perdersi. Allora ha iniziato a interrogare il suo corpo, la sua memoria, ad analizzare il suo vagare, valutando le conseguenti trasformazioni. Quanto di intricata memoria permette alla novità assoluta di riconfigurarsi? Either Way è la voce che viene dal profondo, è un’immagine dimenticata, che ci raggiunge, e così il corpo è pronto a lasciarsi andare, la mente è in preda al panico, la logica deraglia. Either Way è quella vocina, quasi ossessiva, incessante che ci spinge costantemente a rinnovarci.
Sarah ha iniziato a danzare, in strada, all’età di 17 anni in Francia. Dopo aver conseguito la laurea in ingegneria informatica e aver lavorato presso l’Alcatel come analista programmatore, ha completato la sua formazione di danza presso il James Carles Choreographic Center. Si è poi trasferita a Parigi e ha continuato a formarsi con insegnanti come Corinne Lanselle, Carolyn Carlson e Junior Almeida. Da allora ha lavorato con: la Compagnie Abou Lagraa, la Compagnie David Drouard, la Compagnie Maryse Delente e Vincent Mantsoé. Nel 2014, trasferitasi a Londra ha iniziato a lavorare con Liz Roche Company a Dublino, con la quale continua a collaborare. È entrata a far parte della Akram Khan Company nel novembre 2014 e ha portato in tournée lo spettacolo “Kaash” fino al 2016. Nel 2020 Sarah ballerà ancora una volta con la Akram Khan Company ed eseguirà Kaash al South Bank Center. Ha insegnato il repertorio dell’Akram Khan Company e recentemente ha riportato in scena ‘Bastard Amber’ della Liz Roche Company per gli studenti del Lasalle College di Singapore. Dal suo ritorno in Francia, Sarah ha lavorato con la compagnia Amala Dianor e continua ad esibirsi in Irlanda con la compagnia Liz Roche, incontrerà anche ‘Kaash’ e la compagnia Akram Khan al South Bank Centre nell’aprile 2021, per nuove date. Recentemente ha iniziato a sviluppare il proprio lavoro.
IL SUO LAVORO PEDAGOGICO:Il suo lavoro è basato sul gioco delle dinamiche, sulla qualità del gesto e della sua energia. In tal modo si dà la possibilità al danzatore di esplorare tutte le proprie possibilità di movimento. E’ una continua ricerca, del danzatore, delle forze di opposizione dentro e intorno a se stesso. Si scopre così una nuova qualità del movimento e un nuovo modo di espressione. L’intenzione del suo lavoro è quello di far emergere la naturalezza del movimento di ogni singolo danzatore, in modo tale da spingere lo stesso danzatore oltre i propri limiti. L’istinto e l’intuizione saranno gli strumenti giusti che ci permetteranno di portare alla luce la creatività.
“Either Way” è una produzione sostenuta nella PERMANENZaRTISTICA nell’edizione 2020.2021 del NetworkIDP con la rassegna A Maglie Larghe e il Laboratorio Urbano Rigenera di Palo del Colle.
Attraverso questo assolo, l’artista esplora la nostra relazione con la perdita, perdersi per scoprire come ci possiamo ritrovare. La perdita è ciò che diamo consapevolmente, ciò che dimentichiamo, ciò che ci viene strappato e recuperiamo, cosa rinunciamo e che offriamo, ciò che rifiutiamo e seppelliamo. Tutte queste perdite sono come piccole morti che ci ridonano la vita, il vagabondare ci modella e ci trasforma. Ma che dire del nostro rapporto con il vagabondaggio? E’ una condizione che ci preoccupa ma allo stesso modo ci affascina perché ci da la possibilità di metterci in moto, di oltrepassare un confine, di farci incamminare verso una metamorfosi. Sarah inizia questa ricerca dopo un periodo personale e professionale molto intenso, che le ha dato come l’impressione di perdere pezzi, consumarsi e perdersi. Allora ha iniziato a interrogare il suo corpo, la sua memoria, ad analizzare il suo vagare, valutando le conseguenti trasformazioni. Quanto di intricata memoria permette alla novità assoluta di riconfigurarsi? Either Way è la voce che viene dal profondo, è un’immagine dimenticata, che ci raggiunge, e così il corpo è pronto a lasciarsi andare, la mente è in preda al panico, la logica deraglia. Either Way è quella vocina, quasi ossessiva, incessante che ci spinge costantemente a rinnovarci.
Sarah ha iniziato a danzare, in strada, all’età di 17 anni in Francia. Dopo aver conseguito la laurea in ingegneria informatica e aver lavorato presso l’Alcatel come analista programmatore, ha completato la sua formazione di danza presso il James Carles Choreographic Center. Si è poi trasferita a Parigi e ha continuato a formarsi con insegnanti come Corinne Lanselle, Carolyn Carlson e Junior Almeida. Da allora ha lavorato con: la Compagnie Abou Lagraa, la Compagnie David Drouard, la Compagnie Maryse Delente e Vincent Mantsoé. Nel 2014, trasferitasi a Londra ha iniziato a lavorare con Liz Roche Company a Dublino, con la quale continua a collaborare. È entrata a far parte della Akram Khan Company nel novembre 2014 e ha portato in tournée lo spettacolo “Kaash” fino al 2016. Nel 2020 Sarah ballerà ancora una volta con la Akram Khan Company ed eseguirà Kaash al South Bank Center. Ha insegnato il repertorio dell’Akram Khan Company e recentemente ha riportato in scena ‘Bastard Amber’ della Liz Roche Company per gli studenti del Lasalle College di Singapore. Dal suo ritorno in Francia, Sarah ha lavorato con la compagnia Amala Dianor e continua ad esibirsi in Irlanda con la compagnia Liz Roche, incontrerà anche ‘Kaash’ e la compagnia Akram Khan al South Bank Centre nell’aprile 2021, per nuove date. Recentemente ha iniziato a sviluppare il proprio lavoro.
IL SUO LAVORO PEDAGOGICO:Il suo lavoro è basato sul gioco delle dinamiche, sulla qualità del gesto e della sua energia. In tal modo si dà la possibilità al danzatore di esplorare tutte le proprie possibilità di movimento. E’ una continua ricerca, del danzatore, delle forze di opposizione dentro e intorno a se stesso. Si scopre così una nuova qualità del movimento e un nuovo modo di espressione. L’intenzione del suo lavoro è quello di far emergere la naturalezza del movimento di ogni singolo danzatore, in modo tale da spingere lo stesso danzatore oltre i propri limiti. L’istinto e l’intuizione saranno gli strumenti giusti che ci permetteranno di portare alla luce la creatività.
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