INFIERI
INFIERI affronta il tema del processo decisionale e le conseguenze ad esso associate, nella prospettiva dell’attuazione di sé. Principio chiave del solo è il silenzio, inteso come l’ascolto del movimento nel momento contingente che si produce solo in uno stato di necessità. La coreografia diventa l’unico vero soggetto della performance: il danzatore dialoga con sé stesso producendo volumi negativi, e con la stanza vuota che attraversa manifestandone la densità. Il ritmo è scandito dalla danza, spesso gestuale, che si rivela simile a una conversazione, a tratti concitata, quasi fosse alla ricerca di una risposta. Il differenziarsi delle qualità di movimento conferisce al solo una forza assertiva tanto quanto d’abbandono; Infieri è probabilmente la ricerca di una consapevolezza, la liberazione da qualcosa che ci bracca e intimorisce, è sicuramente la necessità di proseguire, di reagire, sempre presente. Un viaggio verso sé stessi per venir fuori da sé, in un tempo apparentemente in stasi, ma scorrente.
a seguire
INESORABILMENTEUNAVIA
INESORABILMENTEUNAVIA si ispira a Il Bisonte (1998) di BizhanBassiri e Stefano Taglietti. La video-opera indaga il movimento implacabile della natura che si rigenera costantemente, trasformando energia pura in forma e viceversa, senza mai cessare il suo corso. Questa tensione rivela un rituale, un’unica strada cattura lo sguardo, offrendo continui simboli e associazioni, che si alternano in un ciclo chiuso e ipnotico.
Una sequenza inesorabile assume la forma di un percorso che nega l’espressione esplosiva e muscolare dell’energia, sottolineandone piuttosto la labilità e il disequilibrio. INESORABILMENTEUNAVIA porta sulla scena il dialogo tra prospettive diverse, alla ricerca di un’energia interiore che porta all’armonia. Un invito a raggiungere nuovi equilibri.
a seguire
R.I.A.D. RhythmIs A Dancer
Due danzatori si confrontano con una batteria scomposta. Il progetto ritmico “Rhythmis a Dancer” nasce dalla ricerca di una relazione coreografica tra il corpo e tre percussioni: rullante, hi-hat e gran cassa. L’intera performance è immaginata intorno a questi 4 elementi che insieme costituiscono un ventaglio infinito di possibilità sonore, ritmiche e dinamiche. ELEMENTI Ogni elemento è uno strumento compositivo, compreso lo stesso corpo dei danzatori, che viene suonato e analizzato fisicamente ricercandone un valore specifico. Partendo dal rullante i danzatori si approcciano via via agli altri strumenti, assumendone l’energia e la potenzialità ritmica. Il suono riverbera nei passi dei danzatori e il movimento incorpora ciò che viene creato a livello sonoro. Si attraversa il mondo sonoro dell’hi-hat e della grancassa, per poi esplorare il suono del corpo tramite le tecniche di body percussion e stepping. La performance ricerca una simbiosi con la ritmica della batteria, decostruendola per poi infine suonarla e fare entrare la danza in una simbiosi magica con la musica.
INFIERI
INFIERI affronta il tema del processo decisionale e le conseguenze ad esso associate, nella prospettiva dell’attuazione di sé. Principio chiave del solo è il silenzio, inteso come l’ascolto del movimento nel momento contingente che si produce solo in uno stato di necessità. La coreografia diventa l’unico vero soggetto della performance: il danzatore dialoga con sé stesso producendo volumi negativi, e con la stanza vuota che attraversa manifestandone la densità. Il ritmo è scandito dalla danza, spesso gestuale, che si rivela simile a una conversazione, a tratti concitata, quasi fosse alla ricerca di una risposta. Il differenziarsi delle qualità di movimento conferisce al solo una forza assertiva tanto quanto d’abbandono; Infieri è probabilmente la ricerca di una consapevolezza, la liberazione da qualcosa che ci bracca e intimorisce, è sicuramente la necessità di proseguire, di reagire, sempre presente. Un viaggio verso sé stessi per venir fuori da sé, in un tempo apparentemente in stasi, ma scorrente.
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INESORABILMENTEUNAVIA
INESORABILMENTEUNAVIA si ispira a Il Bisonte (1998) di BizhanBassiri e Stefano Taglietti. La video-opera indaga il movimento implacabile della natura che si rigenera costantemente, trasformando energia pura in forma e viceversa, senza mai cessare il suo corso. Questa tensione rivela un rituale, un’unica strada cattura lo sguardo, offrendo continui simboli e associazioni, che si alternano in un ciclo chiuso e ipnotico.
Una sequenza inesorabile assume la forma di un percorso che nega l’espressione esplosiva e muscolare dell’energia, sottolineandone piuttosto la labilità e il disequilibrio. INESORABILMENTEUNAVIA porta sulla scena il dialogo tra prospettive diverse, alla ricerca di un’energia interiore che porta all’armonia. Un invito a raggiungere nuovi equilibri.
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R.I.A.D. RhythmIs A Dancer
Due danzatori si confrontano con una batteria scomposta. Il progetto ritmico “Rhythmis a Dancer” nasce dalla ricerca di una relazione coreografica tra il corpo e tre percussioni: rullante, hi-hat e gran cassa. L’intera performance è immaginata intorno a questi 4 elementi che insieme costituiscono un ventaglio infinito di possibilità sonore, ritmiche e dinamiche. ELEMENTI Ogni elemento è uno strumento compositivo, compreso lo stesso corpo dei danzatori, che viene suonato e analizzato fisicamente ricercandone un valore specifico. Partendo dal rullante i danzatori si approcciano via via agli altri strumenti, assumendone l’energia e la potenzialità ritmica. Il suono riverbera nei passi dei danzatori e il movimento incorpora ciò che viene creato a livello sonoro. Si attraversa il mondo sonoro dell’hi-hat e della grancassa, per poi esplorare il suono del corpo tramite le tecniche di body percussion e stepping. La performance ricerca una simbiosi con la ritmica della batteria, decostruendola per poi infine suonarla e fare entrare la danza in una simbiosi magica con la musica.
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