Lo spettacolo è il racconto di Los Alamos, del Progetto Manhattan, di Oppenheimer e di Enrico Fermi , della bomba atomica e delle successive analisi di coscienza, nelle parole della Fisica più giovane assunta a lavorare al più grande evento della storia dell’umanità.
La protagonista è Leona Woods, la scienziata più giovane del Progetto Manhattan, che in prima persona racconta il più grande evento scientifico della storia dell’umanità. Leona, esperta di rilevazione delle particelle con il trifluoruoro di boro, addetta al calutrone, abile misuratrice di neutroni nel processo di fissione, fa parte del gruppo di lavoro di Enrico Fermi, e con lui crea la pila atomica, a cui Oppenheimer si affida per il Trinity Test di Alamogordo.
Leona ottiene il dottorato in fisica all’età record di 23 anni, all’Università di Chicago, e subito dopo viene assunta a lavorare al Progetto. Il suo primo mentore è Arthur Compton, il fisico premio Nobel esperto di fisica quantistica, con cui intraprende un viaggio spirituale, a cui farà seguito Enrico Fermi, con cui stringerà anche un profondo rapporto di amicizia, e per finire vive il rapporto professionale di amore-odio con Robert Oppenheimer, ‘il distruttore di mondi’.
Lo spettacolo è il racconto di Los Alamos, del Progetto Manhattan, di Oppenheimer e di Enrico Fermi , della bomba atomica e delle successive analisi di coscienza, nelle parole della Fisica più giovane assunta a lavorare al più grande evento della storia dell’umanità.
La protagonista è Leona Woods, la scienziata più giovane del Progetto Manhattan, che in prima persona racconta il più grande evento scientifico della storia dell’umanità. Leona, esperta di rilevazione delle particelle con il trifluoruoro di boro, addetta al calutrone, abile misuratrice di neutroni nel processo di fissione, fa parte del gruppo di lavoro di Enrico Fermi, e con lui crea la pila atomica, a cui Oppenheimer si affida per il Trinity Test di Alamogordo.
Leona ottiene il dottorato in fisica all’età record di 23 anni, all’Università di Chicago, e subito dopo viene assunta a lavorare al Progetto. Il suo primo mentore è Arthur Compton, il fisico premio Nobel esperto di fisica quantistica, con cui intraprende un viaggio spirituale, a cui farà seguito Enrico Fermi, con cui stringerà anche un profondo rapporto di amicizia, e per finire vive il rapporto professionale di amore-odio con Robert Oppenheimer, ‘il distruttore di mondi’.
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