La meritocrazia ai nostri giorni gode di una strana fama. Tanti politici, imprenditori, esponenti della società civile promuovono la società meritocratica come una società a misura d’uomo, l’unica all’altezza delle sue esigenze di giustizia sociale; molti filosofi, economisti, politologi, sociologi, vedono invece nella meritocrazia un’ideologia che legittima le disuguaglianze, una falsa promessa di mobilità sociale ed uguaglianza delle opportunità. L’interrogativo allora non è sulle ragioni o i torti di una parte rispetto all’altra, ma sulla natura dell’ambivalenza insita nella meritocrazia.
Cerchiamo di capire se il successo è sempre equivalente al merito. Se così fosse, la pretesa della meritocrazia di separare i pochi ‘meritevoli’ dai molti ‘demeritevoli’, sarebbe pienamente fondata. Nella storia le oligarchie, i governi dei pochi, hanno sempre tentato di presentarsi come aristocrazie, i governi dei migliori (pochi). La meritocrazia sembra proprio adatta a questa funzione. Eppure quando guardiamo più in profondità nei successi individuali nella scuola, nello sport, in politica, in economia, vediamo che c’è molto di più del semplice merito.
Luigino Bruni è economista e storico del pensiero economico, con interessi in filosofia e teologia. Ordinario di economia politica alla LUMSA di Roma, è direttore scientifico di The Economy of Francesco e presidente della Scuola di economia civile di Figline e Incisa Valdarno. Collabora con “Avvenire”.
Opere principali: Vilfredo Pareto. Alle radici della scienza economica del Novecento (1999), Il prezzo della gratuità (2006); Reciprocità. Dinamiche di cooperazione, economia e società civile (2006); La ferita dell’altro. Economia e relazioni umane (2007); (A cura di) e Stefano Zamagni, Dizionario di Economia Civile (2009); L’ impresa civile. Una via italiana all’economia di mercato (2009); L’ethos del mercato. Un’introduzione ai fondamenti antropologici e relazionali dell’economia (2010); Le nuove virtù del mercato, nell’era dei beni comuni (2012); Le prime radici. La via italiana alla cooperazione e al mercato (2012); Economia con l’anima (2013); L. Bruni, N. Riccardi, P. Rota Scalabrini, L’uomo spirituale e l’homo oeconomicus. Il cristianesimo e il denaro (2013); Ricchezze. Beati quelli che investiranno in economie di comunione (2014); L. Bruni e A. Smerilli, L’altra metà dell’economia.Gratuità e mercati (2014); Fondati sul lavoro (2014); Le imprese del patriarca. Mercato, denaro e relazioni umane nel libro della Genesi (2015); Il mercato e il dono. Gli spiriti del capitalismo (2015); La foresta e l’albero. Dieci parole per un’economia umana (2016); Gli imperi di sabbia. Logiche del mercato e beatitudini evangeliche (2016); La sventura di un uomo giusto. Una rilettura del libro di Giobbe (2016); Una casa senza idoli. Qoèlet, il libro delle nude domande (2017); L. Bruni, L. Becchetti, S. Zamagni, Economia civile e sviluppo sostenibile (2019); Le donne nascoste nella Bibbia (2020); Più grandi della colpa (2020); L’esilio e la promessa (2021); L’anima e la cetra (2021); L. Bruni e M. Grilli, L’uso dei beni (2021); Il Vangelo Secondo Marco (2022); L’economia che fa vivere (2022); La comunità fragile (2022); Capitalismo meridiano (2022); Il segno e la carne (2023); La Fedeltà e il riscatto (2023).
La meritocrazia ai nostri giorni gode di una strana fama. Tanti politici, imprenditori, esponenti della società civile promuovono la società meritocratica come una società a misura d’uomo, l’unica all’altezza delle sue esigenze di giustizia sociale; molti filosofi, economisti, politologi, sociologi, vedono invece nella meritocrazia un’ideologia che legittima le disuguaglianze, una falsa promessa di mobilità sociale ed uguaglianza delle opportunità. L’interrogativo allora non è sulle ragioni o i torti di una parte rispetto all’altra, ma sulla natura dell’ambivalenza insita nella meritocrazia.
Cerchiamo di capire se il successo è sempre equivalente al merito. Se così fosse, la pretesa della meritocrazia di separare i pochi ‘meritevoli’ dai molti ‘demeritevoli’, sarebbe pienamente fondata. Nella storia le oligarchie, i governi dei pochi, hanno sempre tentato di presentarsi come aristocrazie, i governi dei migliori (pochi). La meritocrazia sembra proprio adatta a questa funzione. Eppure quando guardiamo più in profondità nei successi individuali nella scuola, nello sport, in politica, in economia, vediamo che c’è molto di più del semplice merito.
Luigino Bruni è economista e storico del pensiero economico, con interessi in filosofia e teologia. Ordinario di economia politica alla LUMSA di Roma, è direttore scientifico di The Economy of Francesco e presidente della Scuola di economia civile di Figline e Incisa Valdarno. Collabora con “Avvenire”.
Opere principali: Vilfredo Pareto. Alle radici della scienza economica del Novecento (1999), Il prezzo della gratuità (2006); Reciprocità. Dinamiche di cooperazione, economia e società civile (2006); La ferita dell’altro. Economia e relazioni umane (2007); (A cura di) e Stefano Zamagni, Dizionario di Economia Civile (2009); L’ impresa civile. Una via italiana all’economia di mercato (2009); L’ethos del mercato. Un’introduzione ai fondamenti antropologici e relazionali dell’economia (2010); Le nuove virtù del mercato, nell’era dei beni comuni (2012); Le prime radici. La via italiana alla cooperazione e al mercato (2012); Economia con l’anima (2013); L. Bruni, N. Riccardi, P. Rota Scalabrini, L’uomo spirituale e l’homo oeconomicus. Il cristianesimo e il denaro (2013); Ricchezze. Beati quelli che investiranno in economie di comunione (2014); L. Bruni e A. Smerilli, L’altra metà dell’economia.Gratuità e mercati (2014); Fondati sul lavoro (2014); Le imprese del patriarca. Mercato, denaro e relazioni umane nel libro della Genesi (2015); Il mercato e il dono. Gli spiriti del capitalismo (2015); La foresta e l’albero. Dieci parole per un’economia umana (2016); Gli imperi di sabbia. Logiche del mercato e beatitudini evangeliche (2016); La sventura di un uomo giusto. Una rilettura del libro di Giobbe (2016); Una casa senza idoli. Qoèlet, il libro delle nude domande (2017); L. Bruni, L. Becchetti, S. Zamagni, Economia civile e sviluppo sostenibile (2019); Le donne nascoste nella Bibbia (2020); Più grandi della colpa (2020); L’esilio e la promessa (2021); L’anima e la cetra (2021); L. Bruni e M. Grilli, L’uso dei beni (2021); Il Vangelo Secondo Marco (2022); L’economia che fa vivere (2022); La comunità fragile (2022); Capitalismo meridiano (2022); Il segno e la carne (2023); La Fedeltà e il riscatto (2023).
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