Interprete sensibile di numerosi film e spettacoli teatrali – David di Donatello 2022, come migliore attrice non protagonista, per la sua interpretazione in “E’ stata la mano di Dio” di Paolo Sorrentino, Nastro d’argento 2022 come migliore attrice protagonista per il film “Il buco in testa” di Antonio Capuano e Premio Ubu nel2000 come migliore attrice non protagonista ne Il Tartufo di Moliere con la regia di Toni Servillo), Teresa Saponangelo affronta con Gabriele Parrillo, attore e pedagogo di grande esperienza, un viaggio alla ricerca della memoria di un amore: quello fra Anton Cechov – scrittore e drammaturgo fra i più grandi di sempre – e l’attrice Olga Knipper, membro della prima compagnia del Teatro d’Arte di Mosca, fondata nel 1897 da Konstantin Stanislavskij e Vladimir Nemirovic Dancenko.
Una ricerca basata sulle quattrocentoventi lettere che i due si scambiarono durante i sei anni della loro vita di coppia e che la scrittrice Carol Rocamora ha sapientemente distillato nella sua pièce. Fu nel 1898, durante le prove de Il gabbiano, che Cechov(1860/1904) e la Knipper (1868/1959) s’incontrarono. Destinati a intrecciare le loro vite e la loro arte, i due decisero di sposarsi nel 1901. La Knipper fu la prima interprete di ruoli famosi come quello di Arkadina ne Il gabbiano, di Elena in Zio Vanja, di Mascia nelle Tre sorelle e di Ljuba ne Il giardino dei ciliegi, le quattro opere teatrali più importanti dello scrittore.
Alla ricerca di questo amore Teresa Saponangelo e Gabriele Parrillo assumono le loro sembianze, i loro gesti, le loro voci care, profonde, spiritose, disperate, indissolubili.
“Abbiamo la possibilità di essere autori e interpreti della nostra vita, forse così essa potrà continuare a vivere per sempre, così come Cechov ha fatto con i suoi personaggi e come Olga fa con il suo Anton. Mettersi in scena non vuol dire fingere, ma rivelarsi a sé e agli altri, ed essere ricordati. Ci ricorderemo di Anton, ci ricorderemo di Olga. Ci ricorderemo di questa stagione del Teatro che ha rivoluzionato il suo modo di farlo. Ci ricorderemo di amare. O almeno di provarci.
Interprete sensibile di numerosi film e spettacoli teatrali – David di Donatello 2022, come migliore attrice non protagonista, per la sua interpretazione in “E’ stata la mano di Dio” di Paolo Sorrentino, Nastro d’argento 2022 come migliore attrice protagonista per il film “Il buco in testa” di Antonio Capuano e Premio Ubu nel2000 come migliore attrice non protagonista ne Il Tartufo di Moliere con la regia di Toni Servillo), Teresa Saponangelo affronta con Gabriele Parrillo, attore e pedagogo di grande esperienza, un viaggio alla ricerca della memoria di un amore: quello fra Anton Cechov – scrittore e drammaturgo fra i più grandi di sempre – e l’attrice Olga Knipper, membro della prima compagnia del Teatro d’Arte di Mosca, fondata nel 1897 da Konstantin Stanislavskij e Vladimir Nemirovic Dancenko.
Una ricerca basata sulle quattrocentoventi lettere che i due si scambiarono durante i sei anni della loro vita di coppia e che la scrittrice Carol Rocamora ha sapientemente distillato nella sua pièce. Fu nel 1898, durante le prove de Il gabbiano, che Cechov(1860/1904) e la Knipper (1868/1959) s’incontrarono. Destinati a intrecciare le loro vite e la loro arte, i due decisero di sposarsi nel 1901. La Knipper fu la prima interprete di ruoli famosi come quello di Arkadina ne Il gabbiano, di Elena in Zio Vanja, di Mascia nelle Tre sorelle e di Ljuba ne Il giardino dei ciliegi, le quattro opere teatrali più importanti dello scrittore.
Alla ricerca di questo amore Teresa Saponangelo e Gabriele Parrillo assumono le loro sembianze, i loro gesti, le loro voci care, profonde, spiritose, disperate, indissolubili.
“Abbiamo la possibilità di essere autori e interpreti della nostra vita, forse così essa potrà continuare a vivere per sempre, così come Cechov ha fatto con i suoi personaggi e come Olga fa con il suo Anton. Mettersi in scena non vuol dire fingere, ma rivelarsi a sé e agli altri, ed essere ricordati. Ci ricorderemo di Anton, ci ricorderemo di Olga. Ci ricorderemo di questa stagione del Teatro che ha rivoluzionato il suo modo di farlo. Ci ricorderemo di amare. O almeno di provarci.
Condividi sui social:
Iscriviti alla newsletter
Sede Legale: Via Imbriani 67
T +39 080 54.14.813
Sede operativa: Via Cardassi 26
T +39 080 55.80.195
F +39 080 55.43.686
70121 Bari – P.IVA 01071540726
info@pugliaculture.it
pugliaculture@pec.it
Copyright© 2010 – 2024