Uno “spettacolo evento” dedicato a Enrico Caruso nell’anno del centesimo anniversario dalla scomparsa. Dalla collaborazione con la società di produzioni Ergo Sum, nasce l’idea di un evento eccezionale che vede protagonista uno tra i principali interpreti della scena artistica: Danilo Rea, il pianista di fama internazionale tra le stelle più brillanti del panorama musicale, la cui vera anima jazz si fonde da sempre con la ricerca e la passione, inesauribili. Danilo Rea la cui vera passione è sempre stata la libera improvvisazione, in questo concerto offre spunto per un viaggio tra le aere celebri delle grandi opere liriche, improvvisate (appunto) e riarrangiate, sazia tra la canzone napoletana creando mix e sintesi come lui solo sa fare. Episodi e aneddoti di Doroty Park, la moglie americana che sposò il tenore, affidati in scena all’interpretazione dell’attrice Barbara Bovoli, scandiscono un excursus cronologico dell’uomo e dell’artista che più di ogni altro ha rappresentato la musica italiana nel mondo. Dal suo arrivo a New York, in quel tempio della musica che era il Metropolitan, sino al rientro a Sorrento, prima della sua morte.
Uno “spettacolo evento” dedicato a Enrico Caruso nell’anno del centesimo anniversario dalla scomparsa. Dalla collaborazione con la società di produzioni Ergo Sum, nasce l’idea di un evento eccezionale che vede protagonista uno tra i principali interpreti della scena artistica: Danilo Rea, il pianista di fama internazionale tra le stelle più brillanti del panorama musicale, la cui vera anima jazz si fonde da sempre con la ricerca e la passione, inesauribili. Danilo Rea la cui vera passione è sempre stata la libera improvvisazione, in questo concerto offre spunto per un viaggio tra le aere celebri delle grandi opere liriche, improvvisate (appunto) e riarrangiate, sazia tra la canzone napoletana creando mix e sintesi come lui solo sa fare. Episodi e aneddoti di Doroty Park, la moglie americana che sposò il tenore, affidati in scena all’interpretazione dell’attrice Barbara Bovoli, scandiscono un excursus cronologico dell’uomo e dell’artista che più di ogni altro ha rappresentato la musica italiana nel mondo. Dal suo arrivo a New York, in quel tempio della musica che era il Metropolitan, sino al rientro a Sorrento, prima della sua morte.
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