Philharmonia Orchestra

Tour in Puglia
  • 26
    novembre
    martedì 26 novembre 2024
    H: 20:30
Teatro: Teatro Curci - Barletta
Prezzo: a partire da € 16

Philharmonia Orchestra

Tour in Puglia
  • 26
    novembre
    martedì 26 novembre 2024
    H: 20:30
Teatro: Teatro Curci - Barletta
Prezzo: a partire da € 16
Tour in Puglia
  • 26
    novembre
    martedì 26 novembre 2024
    H: 20:30
Teatro: Teatro Curci - Barletta
Prezzo: a partire da € 16
Tour in Puglia
  • 26
    novembre
    martedì 26 novembre 2024
    H: 20:30
Teatro: Teatro Curci - Barletta
Prezzo: a partire da € 16
INFO E CONTATTI
Biglietteria Teatro Curci

Corso Vittorio Emanuele, 71 - Tel. 0883.332456

 
Cast
Philharmonia Orchestra di Londra
Alessandro Crudele, direttore
Martin Helmchen, pianoforte

Descrizione

Per la prima volta in assoluto, la prestigiosa Philharmonia Orchestra di Londra si esibirà in Puglia, con due imperdibili concerti a Bari e Barletta, promossi da Assessorato Regionale alla Cultura e Puglia Culture.

Lunedì 25 novembre ore 20.30 – Teatro Petruzzelli di Bari

Martedì 26 novembre ore 20.30 – Teatro Curci di Barletta, in onore di Carlo Maria Giulini

L’Orchestra sarà diretta da Alessandro Crudele, direttore d’orchestra milanese di origini pugliesi, che ha instaurato uno strettissimo rapporto di collaborazione con l’orchestra londinese.

Programma:

Beethoven, Fidelio Ouverture

Mozart, concerto per pianoforte e orchestra N. 16, K 451

Brahms, Sinfonia n. 4

Alessandro Crudele, direttore

Martin Helmchen, pianoforte

La prestigiosa storia della Philharmonia Orchestra è stata forgiata da molteplici leggendari direttori d’orchestra, a partire da Herbert von Karajan e Otto Klemperer, fino al nostro Riccardo Muti, che dal 1972 al 1982 ne è stato direttore principale, e che proprio in quell’ultimo anno la diresse per la prima volta in Puglia a Bari.

Un altro direttore leggendario, che a partire dagli anni ’60 ha avuto un rapporto privilegiato con l’orchestra londinese, è stato il Maestro Carlo Maria Giulini.
Alla figura del grande direttore barlettano è dedicata la serata del 26 novembre al Teatro Curci di Barletta.

 

VIOLINI PRIMI: Colin Scobie, Doriane Gable , Soong Choo, Adrián Varela , Karin Tilch , Eunsley Park , Cassandra Hamilton, Peter Fisher, Jane Kim, Emily Groom, Jake Rea, Arda Karakaya

VIOLINI SECONDI: Eugene Lee, Fiona Cornall, Nuno Carapina, Gideon Robinson, Julian Milone, Marina Gillam, Emanuela Buta, Ikuko Sunamura, Anna Brigham, Joanne Chen

VIOLE: Scott Dickinson, Francis Kefford, Sylvain Séailles, Daichi Yoshimura, Cameron Campbell, Carol Hultmark, Linda Kidwell, Cheremie Hamilton-Miller

VIOLONCELLI: Karen Stephenson, Yaroslava Trofymchuk, Tamaki Sugimoto, Silvestrs Kalniņš, Nina Kiva, Deborah Tolksdorf

CONTRABBASSI: Neil Tarlton, Gareth Sheppard, Owen Nicolaou, Michael Fuller

FLAUTI: Fiona Kelly, Alyson Frazier

OTTAVINO: Robert Looman

OBOI: Timothy Rundle, Henry Clay

CLARINETTI: Maura Marinucci, Jennifer McLaren

FAGOTTI: Robin O’Neill, Joshua Wilson

CONTROFAGOTTO: Luke Whitehead

CORNI: Norberto López, Kira Doherty, Jake Parker, Carsten Williams, Oliver Johnson

TROMBE: Jason Evans, Kaitlin Wild

TROMBONI: Donal Bannister, Philip White

TROMBONE BASSO: James Buckle

TIMPANI: Mark McDonald

PERCUSSIONI: Paul Stoneman

 

Ludwig van Beethoven (1770-1827)

Ouverture Fidelio in mi maggiore, op. 72 (1814)

 

Beethoven scrisse quattro versioni dell’ouverture della sua unica opera, Fidelio, tre delle quali aprirono le diverse rappresentazioni che tenne in quegli anni; gli spunti tematici presenticome di consueto nell’ouverture, per presentare una sintesi dell’opera, vennero gradualmente ridotti. Nella versione definitiva – rappresentata per la prima volta a Vienna nel 1814 – non abbiamo infatti riferimenti musicali all’opera, ma in maniera perfettamente equilibrata restituisce la tensione drammatica della trama. Fidelio è un’opera ispirata a un fatto realmente accaduto durante il periodo del terrore nella Turenna francese, di cui fu protagonista una dama impegnata nel tentativo di salvare il marito da una condanna ingiusta.

Di grande impatto è l’attacco che evoca un senso di urgenza e tensione, contrapposto ai passi lenti e soffusi dei fiati, che trascinano gradualmente anche gli archi in una melodia cantabile. L’intera ouverture sembra contesa tra un senso di speranza ed attesa, ed un fremito drammatico, con ritmiche e cambi dinamici coinvolgenti.

 

 

Wolfgang Amadeus Mozart

(1756-1791)

Concerto per pianoforte e orchestra n. 16 in re maggiore, K 451 (1784)

Allegro assai

Andante

Allegro di molto

 

Tra i concerti per pianoforte di Mozart, il n. 16 è tra i meno eseguiti, ma è sicuramente una perla da riscoprire. Mozart lo compone nel suo periodo di massimo splendore a Vienna, quando è lui stesso l’esecutore delle sue opere – e la scrittura solistica, che impone nuove esigenze tecniche, lo dimostra – in teatri colmi di pubblico e di fronte all’Imperatore Giuseppe II, che lo applaude «a gran voce», come scrive al padre in una lettera.

La partitura, che include anche trombe e timpani, richiede un organico più ampio di quello allora previsto in un concerto per pianoforte, e presenta una caratteristica che diventa sempre più importante nella produzione mozartiana: l’equilibrio e il dialogo costante tra solista e orchestra. In questo Concerto, in particolare, il dialogo ha sempre un carattere elegante e armonie raffinate, che fa apprezzare la chiarezza e la bellezza della ‘conversazione’ con dinamiche e timbri diversi.

Il primo movimento (Allegro) è brillante, con una scrittura pianistica che permette di sfoggiare abilità tecniche; il vivace dialogo diventa poi più riflessivo nel secondo movimento, un Andante in la minore, dove le melodie del pianoforte sono accompagnate da un’orchestra delicata e intima. Vi è una grande padronanza delle forme musicali e, nello specifico, della forma-sonata e del rondò, che viene proposto anche in questo secondo movimento e non solo, come di consueto, nel Finale: un Allegro che dà nuovamente spazio al virtuosismo del pianista e che riapre ad un dialogo ritmato e spigliato con l’orchestra.

 

 

Johannes Brahms (1883-1897)

Sinfonia n. 4 in mi minore, op. 98 (1885)

Allegro non troppo

Andante moderato

Allegro giocoso

Allegro energetico e appassionato

 

Nelle estati del 1884 e del 1885 Brahms è in villeggiatura in un piccolo paesino della Stiria, in Austria, e sta componendo quello che diventerà uno dei suoi capolavori, la Sinfonia n. 4; tuttavia, non si esime dal dubitare del suo lavoro spinto da un forte sentimento autocritico. All’amico direttore d’orchestra Hans von Bülow scrisse: «Temo che abbia risentito del clima di quassù: le ciliege non riescono a maturare e tu non le mangeresti». Eppure, dopo l’iniziale scetticismo, Brahms prepara la prima rappresentazione con l’orchestra della cappella ducale di Meiningen, che il suo biografo Hans Neunzig racconta così: «Il 25 ottobre [1885] Brahms, assai inquieto, sale sul podio. Si rende conto che la sinfonia non può essere un fiasco: eppure è lontanissimo dal prevedere il successo che gli verrà riservato. Dopo il primo e dopo il secondo movimento si scatena un’ovazione prolungata ed entusiasta. Dopo il terzo, il pubblico tenta di ottenere il bis, ma Brahms attacca subito il quarto movimento, che culmina in un’autentica apoteosi. La notizia si diffonde nell’intera Europa musicale e tutti i grandi centri si prenotano per presentare il lavoro».

La Quarta di Brahms può essere considerata una sinfonia assoluta, la vera ultima sinfonia dell’Ottocento: imponente, ricca di significati sottesi e di contrasti, delle emozioni più intime e introverse e di quelle più malinconiche e poetiche, in un dualismo che tocca tenebre e grandiosità. Racconta la vita e la mortalità, e l’accettazione del destino.

La partitura è estremamente densa e ricca di articolazioni, contrappunto, diversi livelli linguistici e fluide variazioni (Schönberg chiamerà questa tecnica brahmsiana “developing variation”). Fin dal primo movimento (Allegro non troppo), il materiale tematico si innesta su analogie ed allusioni, con tecniche contrappuntistiche che raggiungono grandi intensità espressive: una fantasia impetuosa, basata su un ritmo di ciaccona, fa spazio ad un tema più lirico e nostalgico, in dialogo con gli stacchi perentori dei fiati. L’Andante moderato, con il nobile tema iniziale affidato ai corni e poi ai legni, è invece più raccolto; un secondo tema più lirico, degli archi, si fonde con il primo. Il carattere di questo movimento, dalla forma più semplice, è raffinato e dai timbri caldi. Giocoso, come l’indicazione dell’Allegronel titolo, è invece il terzo movimento (l’ultimo scritto in ordine cronologico da Brahms): in forma di rondò, è vivace ed espressivo, un momento di gioia e leggerezza. Il Finale, Allegro energico e appassionato, è il fulgido esempio di variazione al suo culmine: Brahms si rifà alla forma barocca della passacaglia, simile alla ciaccona (sublimata da Bach), e costruisce il brano su un tema di otto battute sottoposto ad oltre trenta variazioni. Le misure e le valenze espressive vengono dilatate; ogni colore orchestrale esplora nuove possibilità e suggestioni, le trasformazioni sono continue e sorprendenti, tanto che sentiamo nuovamente– ed inaspettatamente, per quel periodo, in una Sinfonia – il tema del primo movimento: è il destino, la ciclicità implacabile. Una perfetta e stupefacente conclusione di questa Sinfonia, e della produzione sinfonica di Johannes Brahms.

 

Sara Marchesin

 

COSTI E INFO
Lunedì 25 novembre ore 20.30 – Teatro Petruzzelli di Bari

Prezzi dei biglietti























































































intero ridotto
PLATEA (FILE A-L) € 30,00 € 27,00
PLATEA (FILE M-S) € 25,00 € 22,50
PALCHI 1° e 2°ORDINE CENTRALI € 25,00 € 22,50
PALCHI 1° e 2 ORDINE LATERALI € 22,00 € 19,50
GRADINATA 3° (2^ e 3^ fila) € 20,00 € 18,00
GRADINATA 3° ORDINE (1^ fila) * € 15,00 € 13,50
GRADINATA 5° ORDINE CENTRALE € 13,00 € 12,00
GRADINATA 4° ORDINE * € 13,00 € 12,00
PALCHI 3° e 4° ORDINE * € 10,00 € 9,00
GRADINATA 5° ORDINE LATERALE * € 10,00 € 9,00
LOGGIONE € 10,00 € 9,00

 

Opzioni di vendita

I biglietti degli spettacoli saranno messi in vendita a partire dal 25 ottobre 2024 presso la biglietteria del Teatro Piccinni e on line su www.vivaticket.com come in tutti i punti vendita Vivaticket.

La biglietteria del Teatro Piccinni è aperta dal mercoledì al sabato, dalle ore 10 alle ore 13 e dalle ore 17 alle ore 20.

La sera del concerto i biglietti saranno in vendita presso la biglietteria del Teatro Petruzzelli dalle ore 18.00.

Biglietti ridotti

Le riduzioni saranno concesse agli studenti, ai gruppi di almeno 10 persone organizzati dalle Associazioni Culturali e dai Circoli Aziendali riconosciuti, ai giornalisti iscritti all’ODG Puglia, ai dipendenti militari e civili dell’esercito Italiano Puglia, Capitanerie di Porto Puglia, agli associati FITA, agli abbonati alla stagione della Fondazione Petruzzelli e della Camerata Musicale, ai possessori di carta fedeltà delle librerie convenzionate. I documenti attestanti il diritto alla riduzione dovranno essere esibiti all’atto della prenotazione/acquisto del titolo e, a richiesta, personale di sala.

 

Martedì 26 novembre ore 20.30 – Teatro Curci di Barletta

Prezzi dei biglietti























PLATEA 27,00
PALCHI CENTRALI 25,00
PALCHI LATERALI 22,00
LOGGIONE 16,00

 

La vendita dei biglietti sarà attiva al botteghino del Teatro dal 25 ottobre al 27 ottobre 2024 dalle ore 10.00 alle 13.00 e dalle ore 17.00 alle ore 20.00 e continuerà nei giorni di apertura della biglietteria dal 5 Novembre all’11 novembre, dal 14 al 16 novembre, dal 20 al 26 novembre dalle ore 10.00 alle 13.00 e dalle ore 17.00 alle ore 20.00.

La vendita on line e nei punti vendita Vivaticket dei biglietti partirà il 25 Ottobre su www.vivaticket.com 

Per informazioni:

Biglietteria Teatro Curci

Corso Vittorio Emanuele, 71 - Tel. 0883.332456

 

 
Tour in Puglia
  • 26
    novembre
    martedì 26 novembre 2024
    H: 20:30
Teatro: Teatro Curci - Barletta
Prezzo: a partire da € 16

Cast
Cast
Philharmonia Orchestra di Londra
Alessandro Crudele, direttore
Martin Helmchen, pianoforte

Descrizione

Per la prima volta in assoluto, la prestigiosa Philharmonia Orchestra di Londra si esibirà in Puglia, con due imperdibili concerti a Bari e Barletta, promossi da Assessorato Regionale alla Cultura e Puglia Culture.

Lunedì 25 novembre ore 20.30 – Teatro Petruzzelli di Bari

Martedì 26 novembre ore 20.30 – Teatro Curci di Barletta, in onore di Carlo Maria Giulini

L’Orchestra sarà diretta da Alessandro Crudele, direttore d’orchestra milanese di origini pugliesi, che ha instaurato uno strettissimo rapporto di collaborazione con l’orchestra londinese.

Programma:

Beethoven, Fidelio Ouverture

Mozart, concerto per pianoforte e orchestra N. 16, K 451

Brahms, Sinfonia n. 4

Alessandro Crudele, direttore

Martin Helmchen, pianoforte

La prestigiosa storia della Philharmonia Orchestra è stata forgiata da molteplici leggendari direttori d’orchestra, a partire da Herbert von Karajan e Otto Klemperer, fino al nostro Riccardo Muti, che dal 1972 al 1982 ne è stato direttore principale, e che proprio in quell’ultimo anno la diresse per la prima volta in Puglia a Bari.

Un altro direttore leggendario, che a partire dagli anni ’60 ha avuto un rapporto privilegiato con l’orchestra londinese, è stato il Maestro Carlo Maria Giulini.
Alla figura del grande direttore barlettano è dedicata la serata del 26 novembre al Teatro Curci di Barletta.

 

VIOLINI PRIMI: Colin Scobie, Doriane Gable , Soong Choo, Adrián Varela , Karin Tilch , Eunsley Park , Cassandra Hamilton, Peter Fisher, Jane Kim, Emily Groom, Jake Rea, Arda Karakaya

VIOLINI SECONDI: Eugene Lee, Fiona Cornall, Nuno Carapina, Gideon Robinson, Julian Milone, Marina Gillam, Emanuela Buta, Ikuko Sunamura, Anna Brigham, Joanne Chen

VIOLE: Scott Dickinson, Francis Kefford, Sylvain Séailles, Daichi Yoshimura, Cameron Campbell, Carol Hultmark, Linda Kidwell, Cheremie Hamilton-Miller

VIOLONCELLI: Karen Stephenson, Yaroslava Trofymchuk, Tamaki Sugimoto, Silvestrs Kalniņš, Nina Kiva, Deborah Tolksdorf

CONTRABBASSI: Neil Tarlton, Gareth Sheppard, Owen Nicolaou, Michael Fuller

FLAUTI: Fiona Kelly, Alyson Frazier

OTTAVINO: Robert Looman

OBOI: Timothy Rundle, Henry Clay

CLARINETTI: Maura Marinucci, Jennifer McLaren

FAGOTTI: Robin O’Neill, Joshua Wilson

CONTROFAGOTTO: Luke Whitehead

CORNI: Norberto López, Kira Doherty, Jake Parker, Carsten Williams, Oliver Johnson

TROMBE: Jason Evans, Kaitlin Wild

TROMBONI: Donal Bannister, Philip White

TROMBONE BASSO: James Buckle

TIMPANI: Mark McDonald

PERCUSSIONI: Paul Stoneman

 

Ludwig van Beethoven (1770-1827)

Ouverture Fidelio in mi maggiore, op. 72 (1814)

 

Beethoven scrisse quattro versioni dell’ouverture della sua unica opera, Fidelio, tre delle quali aprirono le diverse rappresentazioni che tenne in quegli anni; gli spunti tematici presenticome di consueto nell’ouverture, per presentare una sintesi dell’opera, vennero gradualmente ridotti. Nella versione definitiva – rappresentata per la prima volta a Vienna nel 1814 – non abbiamo infatti riferimenti musicali all’opera, ma in maniera perfettamente equilibrata restituisce la tensione drammatica della trama. Fidelio è un’opera ispirata a un fatto realmente accaduto durante il periodo del terrore nella Turenna francese, di cui fu protagonista una dama impegnata nel tentativo di salvare il marito da una condanna ingiusta.

Di grande impatto è l’attacco che evoca un senso di urgenza e tensione, contrapposto ai passi lenti e soffusi dei fiati, che trascinano gradualmente anche gli archi in una melodia cantabile. L’intera ouverture sembra contesa tra un senso di speranza ed attesa, ed un fremito drammatico, con ritmiche e cambi dinamici coinvolgenti.

 

 

Wolfgang Amadeus Mozart

(1756-1791)

Concerto per pianoforte e orchestra n. 16 in re maggiore, K 451 (1784)

Allegro assai

Andante

Allegro di molto

 

Tra i concerti per pianoforte di Mozart, il n. 16 è tra i meno eseguiti, ma è sicuramente una perla da riscoprire. Mozart lo compone nel suo periodo di massimo splendore a Vienna, quando è lui stesso l’esecutore delle sue opere – e la scrittura solistica, che impone nuove esigenze tecniche, lo dimostra – in teatri colmi di pubblico e di fronte all’Imperatore Giuseppe II, che lo applaude «a gran voce», come scrive al padre in una lettera.

La partitura, che include anche trombe e timpani, richiede un organico più ampio di quello allora previsto in un concerto per pianoforte, e presenta una caratteristica che diventa sempre più importante nella produzione mozartiana: l’equilibrio e il dialogo costante tra solista e orchestra. In questo Concerto, in particolare, il dialogo ha sempre un carattere elegante e armonie raffinate, che fa apprezzare la chiarezza e la bellezza della ‘conversazione’ con dinamiche e timbri diversi.

Il primo movimento (Allegro) è brillante, con una scrittura pianistica che permette di sfoggiare abilità tecniche; il vivace dialogo diventa poi più riflessivo nel secondo movimento, un Andante in la minore, dove le melodie del pianoforte sono accompagnate da un’orchestra delicata e intima. Vi è una grande padronanza delle forme musicali e, nello specifico, della forma-sonata e del rondò, che viene proposto anche in questo secondo movimento e non solo, come di consueto, nel Finale: un Allegro che dà nuovamente spazio al virtuosismo del pianista e che riapre ad un dialogo ritmato e spigliato con l’orchestra.

 

 

Johannes Brahms (1883-1897)

Sinfonia n. 4 in mi minore, op. 98 (1885)

Allegro non troppo

Andante moderato

Allegro giocoso

Allegro energetico e appassionato

 

Nelle estati del 1884 e del 1885 Brahms è in villeggiatura in un piccolo paesino della Stiria, in Austria, e sta componendo quello che diventerà uno dei suoi capolavori, la Sinfonia n. 4; tuttavia, non si esime dal dubitare del suo lavoro spinto da un forte sentimento autocritico. All’amico direttore d’orchestra Hans von Bülow scrisse: «Temo che abbia risentito del clima di quassù: le ciliege non riescono a maturare e tu non le mangeresti». Eppure, dopo l’iniziale scetticismo, Brahms prepara la prima rappresentazione con l’orchestra della cappella ducale di Meiningen, che il suo biografo Hans Neunzig racconta così: «Il 25 ottobre [1885] Brahms, assai inquieto, sale sul podio. Si rende conto che la sinfonia non può essere un fiasco: eppure è lontanissimo dal prevedere il successo che gli verrà riservato. Dopo il primo e dopo il secondo movimento si scatena un’ovazione prolungata ed entusiasta. Dopo il terzo, il pubblico tenta di ottenere il bis, ma Brahms attacca subito il quarto movimento, che culmina in un’autentica apoteosi. La notizia si diffonde nell’intera Europa musicale e tutti i grandi centri si prenotano per presentare il lavoro».

La Quarta di Brahms può essere considerata una sinfonia assoluta, la vera ultima sinfonia dell’Ottocento: imponente, ricca di significati sottesi e di contrasti, delle emozioni più intime e introverse e di quelle più malinconiche e poetiche, in un dualismo che tocca tenebre e grandiosità. Racconta la vita e la mortalità, e l’accettazione del destino.

La partitura è estremamente densa e ricca di articolazioni, contrappunto, diversi livelli linguistici e fluide variazioni (Schönberg chiamerà questa tecnica brahmsiana “developing variation”). Fin dal primo movimento (Allegro non troppo), il materiale tematico si innesta su analogie ed allusioni, con tecniche contrappuntistiche che raggiungono grandi intensità espressive: una fantasia impetuosa, basata su un ritmo di ciaccona, fa spazio ad un tema più lirico e nostalgico, in dialogo con gli stacchi perentori dei fiati. L’Andante moderato, con il nobile tema iniziale affidato ai corni e poi ai legni, è invece più raccolto; un secondo tema più lirico, degli archi, si fonde con il primo. Il carattere di questo movimento, dalla forma più semplice, è raffinato e dai timbri caldi. Giocoso, come l’indicazione dell’Allegronel titolo, è invece il terzo movimento (l’ultimo scritto in ordine cronologico da Brahms): in forma di rondò, è vivace ed espressivo, un momento di gioia e leggerezza. Il Finale, Allegro energico e appassionato, è il fulgido esempio di variazione al suo culmine: Brahms si rifà alla forma barocca della passacaglia, simile alla ciaccona (sublimata da Bach), e costruisce il brano su un tema di otto battute sottoposto ad oltre trenta variazioni. Le misure e le valenze espressive vengono dilatate; ogni colore orchestrale esplora nuove possibilità e suggestioni, le trasformazioni sono continue e sorprendenti, tanto che sentiamo nuovamente– ed inaspettatamente, per quel periodo, in una Sinfonia – il tema del primo movimento: è il destino, la ciclicità implacabile. Una perfetta e stupefacente conclusione di questa Sinfonia, e della produzione sinfonica di Johannes Brahms.

 

Sara Marchesin

 

INFO E CONTATTI
Biglietteria Teatro Curci

Corso Vittorio Emanuele, 71 - Tel. 0883.332456

 
COSTI E INFO
Lunedì 25 novembre ore 20.30 – Teatro Petruzzelli di Bari

Prezzi dei biglietti























































































intero ridotto
PLATEA (FILE A-L) € 30,00 € 27,00
PLATEA (FILE M-S) € 25,00 € 22,50
PALCHI 1° e 2°ORDINE CENTRALI € 25,00 € 22,50
PALCHI 1° e 2 ORDINE LATERALI € 22,00 € 19,50
GRADINATA 3° (2^ e 3^ fila) € 20,00 € 18,00
GRADINATA 3° ORDINE (1^ fila) * € 15,00 € 13,50
GRADINATA 5° ORDINE CENTRALE € 13,00 € 12,00
GRADINATA 4° ORDINE * € 13,00 € 12,00
PALCHI 3° e 4° ORDINE * € 10,00 € 9,00
GRADINATA 5° ORDINE LATERALE * € 10,00 € 9,00
LOGGIONE € 10,00 € 9,00

 

Opzioni di vendita

I biglietti degli spettacoli saranno messi in vendita a partire dal 25 ottobre 2024 presso la biglietteria del Teatro Piccinni e on line su www.vivaticket.com come in tutti i punti vendita Vivaticket.

La biglietteria del Teatro Piccinni è aperta dal mercoledì al sabato, dalle ore 10 alle ore 13 e dalle ore 17 alle ore 20.

La sera del concerto i biglietti saranno in vendita presso la biglietteria del Teatro Petruzzelli dalle ore 18.00.

Biglietti ridotti

Le riduzioni saranno concesse agli studenti, ai gruppi di almeno 10 persone organizzati dalle Associazioni Culturali e dai Circoli Aziendali riconosciuti, ai giornalisti iscritti all’ODG Puglia, ai dipendenti militari e civili dell’esercito Italiano Puglia, Capitanerie di Porto Puglia, agli associati FITA, agli abbonati alla stagione della Fondazione Petruzzelli e della Camerata Musicale, ai possessori di carta fedeltà delle librerie convenzionate. I documenti attestanti il diritto alla riduzione dovranno essere esibiti all’atto della prenotazione/acquisto del titolo e, a richiesta, personale di sala.

 

Martedì 26 novembre ore 20.30 – Teatro Curci di Barletta

Prezzi dei biglietti























PLATEA 27,00
PALCHI CENTRALI 25,00
PALCHI LATERALI 22,00
LOGGIONE 16,00

 

La vendita dei biglietti sarà attiva al botteghino del Teatro dal 25 ottobre al 27 ottobre 2024 dalle ore 10.00 alle 13.00 e dalle ore 17.00 alle ore 20.00 e continuerà nei giorni di apertura della biglietteria dal 5 Novembre all’11 novembre, dal 14 al 16 novembre, dal 20 al 26 novembre dalle ore 10.00 alle 13.00 e dalle ore 17.00 alle ore 20.00.

La vendita on line e nei punti vendita Vivaticket dei biglietti partirà il 25 Ottobre su www.vivaticket.com 

Per informazioni:

Biglietteria Teatro Curci

Corso Vittorio Emanuele, 71 - Tel. 0883.332456

 

 

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