Francis Albert Sinatra, più comunemente noto come “Frank”. Una vita, la sua, tra le più longeve della storia musicale mondiale, che ha accompagnato, con la sua VOCE, almeno quattro generazioni. L’uomo Sinatra, controverso per molti motivi, capace di incantare sul palcoscenico milioni di persone in tutto il mondo.
Autori come Cole Porter, George Gershwin, Richard Rodgers, Sammy Cahn che hanno contribuito a scrivere la storia della canzone Americana, sono destinati all’immortalità grazie anche alla prodigiosa carriera di Sinatra, che è stato e rimarrà la più straordinaria voce pop che il mondo abbia ascoltato. Bing Corsby ebbe a dire ”… di voci come quelle di Sinatra ne nasce una ogni secolo … purtroppo io sono capitato nello stesso secolo suo…”. È quindi doveroso, a più di un secolo dalla sua scomparsa, celebrarlo in Italia, per mano, o meglio “per voce” di chi ne è rimasto incantato fin da bambino, complici anche i numerosi dischi ben in vista nello studio della casa in cui viveva da piccolo.
Con uno spettacolo della durata di 90 minuti, accompagnato da un trio di famosi jazzisti, al pianoforte Stefano Sabatini, al contrabbasso Dario Rosciglione, alla batteria Marco Rovinelli, Gianluca Guidi, percorre un vero e proprio viaggio/tributo in onore del grande artista Americano, incantando il pubblico, lui che negli ultimi anni ha conquistato spettatori di ogni età, registrando il tutto esaurito nei teatri italiani, con la sua interpretazione di Don Silvestro nel celeberrimo musical Aggiungi un posto a tavola di Garinei e Giovannini. In questo racconto in prosa e musica non mancheranno aneddoti sulla vita di Frank, dai rapporti con la famiglia Kennedy alle tormentate relazioni amorose, curiosità e l’immancabile (in questo caso un cameo) presenza “virtuale” nei racconti, del papà di Gianluca, Johnny Dorelli, che dopo aver vissuto per più di un decennio a New York negli anni d’oro del dopoguerra, incide tornato in Italia numerosi brani del nostro beniamino tradotti in lingua italiana.
Una celebrazione ad un Mito dovuta. Per chi ha conosciuto l’epoca e quel mondo e per le più giovani generazioni che ancora non hanno avuto modo di incontrare.
Francis Albert Sinatra, più comunemente noto come “Frank”. Una vita, la sua, tra le più longeve della storia musicale mondiale, che ha accompagnato, con la sua VOCE, almeno quattro generazioni. L’uomo Sinatra, controverso per molti motivi, capace di incantare sul palcoscenico milioni di persone in tutto il mondo.
Autori come Cole Porter, George Gershwin, Richard Rodgers, Sammy Cahn che hanno contribuito a scrivere la storia della canzone Americana, sono destinati all’immortalità grazie anche alla prodigiosa carriera di Sinatra, che è stato e rimarrà la più straordinaria voce pop che il mondo abbia ascoltato. Bing Corsby ebbe a dire ”… di voci come quelle di Sinatra ne nasce una ogni secolo … purtroppo io sono capitato nello stesso secolo suo…”. È quindi doveroso, a più di un secolo dalla sua scomparsa, celebrarlo in Italia, per mano, o meglio “per voce” di chi ne è rimasto incantato fin da bambino, complici anche i numerosi dischi ben in vista nello studio della casa in cui viveva da piccolo.
Con uno spettacolo della durata di 90 minuti, accompagnato da un trio di famosi jazzisti, al pianoforte Stefano Sabatini, al contrabbasso Dario Rosciglione, alla batteria Marco Rovinelli, Gianluca Guidi, percorre un vero e proprio viaggio/tributo in onore del grande artista Americano, incantando il pubblico, lui che negli ultimi anni ha conquistato spettatori di ogni età, registrando il tutto esaurito nei teatri italiani, con la sua interpretazione di Don Silvestro nel celeberrimo musical Aggiungi un posto a tavola di Garinei e Giovannini. In questo racconto in prosa e musica non mancheranno aneddoti sulla vita di Frank, dai rapporti con la famiglia Kennedy alle tormentate relazioni amorose, curiosità e l’immancabile (in questo caso un cameo) presenza “virtuale” nei racconti, del papà di Gianluca, Johnny Dorelli, che dopo aver vissuto per più di un decennio a New York negli anni d’oro del dopoguerra, incide tornato in Italia numerosi brani del nostro beniamino tradotti in lingua italiana.
Una celebrazione ad un Mito dovuta. Per chi ha conosciuto l’epoca e quel mondo e per le più giovani generazioni che ancora non hanno avuto modo di incontrare.
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