Un concerto poetico che si propone di rendere omaggio a quell’impareggiabile uomo del Sud che è stato Tommaso Fiore. Un uomo la cui voce sentiamo ancora viva, particolarmente vicina al nostro progetto artistico ed al suo popolo di formiche: già nel titolo, il nostro tributo che prende spunto dal Mezzogiorno del Nostro, ma che riflette declinazioni di più sud e di vari luoghi del Mediterraneo, come una geografia che avvita dolori e virtù di popoli bagnati dallo stesso mare e dalla civiltà fiorita sulle terre che esso lambisce. Oggi, più che mai, crediamo fermamente che si debba ripartire dalle riflessioni di questo illustre meridionalista per rilanciare non solo le qualità straordinarie della nostra gente, ma per stimolare la consapevolezza dei propri limiti, poterli riconoscere, governare, usare a proprio vantaggio: conoscersi e sapersi riconoscere è il primo, necessario passo verso un rinnovato umanesimo.