Durante i 4 giorni di festival l’attore cimenterà, davanti la Torre Civica, nella costruzione di un “cavalluccio” di Troia.
A compimento dell’opera varcherà la scena con lo stesso cavalluccio con una pièce tragicomicoscientifica sulle “macchine di Ulisse”, un excursus sulle tecnologie che gli antichi greci hanno immaginato, inventato, a volte realizzato e utilizzato…e che in alcuni casi utilizziamo tutt’ora. Un modo diverso e appassionante di raccontare la storia e il mito, da Epeo, costruttore del cavallo di Troia fino ad Efesto dio dell’ingegneria.