M120XM90

Primo Levi nel libro “I sommersi e i salvati” scrive: “Nyiszil racconta dunque di aver assistito, durante una pausa del “lavoro”, ad un incontro di calcio tra SS e SK (Sonderkommando); all’incontro assistono altri militi e il resto della squadra speciale, parteggiano, scommettono applaudono, incoraggiano i giocatori, come se invece che davanti alle porte dell’inferno la partita si svolgesse sul campo di un villaggio.”

Il testo dello spettacolo “M120XM90” nasce dall’idea di parlare di uno dei drammi più impopolari della storia attraverso lo sport più popolare: il calcio. Quattro quadri di eventi tragicamente avvenuti, ispirati dalle testimonianze dei sopravvissuti all’olocausto che hanno come filo conduttore gli occhi di un bambino divenuto adulto troppo in fretta, che a malincuore smette di rincorrere il suo sogno per poter sopravvivere nell’inferno di Auschwitz.

Il primo quadro “la leggenda” fa da apripista narrando le gesta della formazione della Dinamo Kiev, con i suoi valorosi giocatori che sfidano la formazione tedesca della Flakelf. Lo scenario dà sfondo al secondo quadro “l’utopia”: è quello di Terezin. Viola, marrone, rosa sono i colori distintivi del terzo quadro “la realtà”, i colori con cui venivano contrassegnati alcuni deportati. Grigio, come l’umiliazione o la codardia, è il colore che si sfuma nel quarto quadro “la svolta”. La svolta è una liberazione interiore a cui molti anelano, ma pochi realizzano portando al limite la propria esistenza.

Gli appuntamenti

Nessun evento trovato per questa rassegna.