MEDITERRANEA TALES

Partiti da Foggia (diplomati al Conservatorio Umberto Giordano) hanno girato il mondo proponendo musica nuova, storie di persone, incontri, passione, pensieri e amore tradotti in composizioni originali che spaziano dal jazz alla world music, dal classico al pop e alla melodia mediterranea che è sempre sullo sfondo quasi come un marchio di fabbrica.Iorio per cura 10 anni ha suonato nei più prestigiosi teatri del mondo con il “Premio Oscar” Luis Bacalov, che ha detto di loro: “Gianni suona con una professionalità ed un rigore che fanno di lui uno dei migliori interpreti di bandoneon che abbia mai sentito. Apprezzo molto Pasquale per la sicurezza, per la sua autorevolezza pianistica ed il suono accattivante che è capace di creare. Il risultato artistico di questo duo merita l’attenzione di tutti gli appassionati di musica”.
IBEATIPAOLI

Il gruppo attinge alla tradizione linguistica siciliana creando un sound di forte contaminazione e modernità.Iniziano a collaborare con Lucio Dalla nel 2005 e nel 2022 pubblicano il disco “Siciliano” contenente due brani di Dalla, l’inedito “Siciliano” e “Come è profondo il mare” arrangiati dal gruppo e cantati insieme allo scomparso artista bolognese.
PAUL WERTICO trio

Il trio, attivo dal 2012, propone il suo nuovo lavoro discografico “Letter from Rome” pubblicato a fine 2021 dell’etichetta Alfa Music di Roma. Dopo avere affrontato la rivisitazione di arie d’opera di G. Verdi e G. Puccini nel lavoro “Free The Opera!” il trio coniuga in questo nuovo disco il profondo senso melodico con forme di improvvisazione. Il risultato è un suono originale e moderno, caratterizzato dalla presenza di uno dei batteristi di riferimento a livello mondiale.
TRIO BOBO

Il Trio BOBO, Faso-Menconi-Meyer, è una vera chicca per molti appassionati della grande musica italiana: la sezione ritmica di Elio e le Storie Tese coadiuvata da Alessio Menconi, storico chitarrista di Paolo Conte.I tre musicisti si uniscono nel 2002 per dare vita ad un trio ricco di energia per una collaborazione che fonde i loro stili ed esperienze in un’unica musica che, per formalità, chiamiamo jazz-rock o funky-jazz.Il concerto, che prevede composizioni originali ed alcune cover, è una grande occasione di riunire tre tra i più richiesti ed apprezzati musicisti della penisola che danno vita ad un “vero” ensemble e suono di gruppo estremamente originale.
MOGOL RACCONTA MOGOL

Mogol, il più grande poeta del Novecento come definito dai più eminenti critici, si racconta in uno spettacolo tra musica e parole accompagnato da un trio capitanato dal cantautore e interprete salentino Michele Cortese, vincitore nel 2008 della prima edizione di XFactor con Aram Quartet e duplice vincitore del Festival internazionale della canzone di Viña Del Mar in America Latina nel 2015. Un viaggio musicale, quello condotto da Mogol tra aneddoti e retroscena emozionanti, che ripercorre la storica collaborazione con Lucio Battisti insieme ad altri grandi successi scritti per tanti artisti che hanno segnato le pagine più importanti della musica leggera italiana.
CE LA FARÒ ANCHE STRAVOLTA

Lo spettacolo fa parte degli Stand Up Comedy. Emanuela Aureli, nota imitatrice e personaggio molto amato dal pubblico, si esibirà in un monologo comico accompagnata solamente da un chitarrista, il bravissimo Giandomenico Anellino. La nostra protagonista avrà modo, durante il suo One Woman Show, di esprimersi in tutta la sua bravura e la sua simpaticissima ironia, raccontandoci la storia della sua carriera, sin dagli inizi, con una serie di aneddoti buffi spesso legati alla sua fisicità. Emanuela si diverte e ci diverte, con molta autoironia, a prendersi in giro intrecciando la sua vita privata, a partire dalla nascita, a quella del lavoro. Una ragazza piena di complessi, anche se si esibisce con un pianista solo, che trasforma le sue goffaggini in un punto di forza tanto da conquistare il grande pubblico e gli addetti ai lavori, cosa notoriamente molto rara! Ne scaturiscono esilaranti battute, gag, imitazioni, storielle paradossali, talvolta appoggiate anche dall’eclettico Anellino pronto a far da spalla alla nostra protagonista. Non ultime le doti vocali di Emanuela che potremo apprezzare ascoltando celebri canzoni che ci canterà approfittando delle sue deliziose imitazioni! Insomma se volete sapere perché Emanuela ha sviluppato il suo grande orecchio, che è il motivo principale della sua carriera, non vi resta che venire a teatro, anzi in tutti i teatri d’Italia dove potrete ammirare dal vivo in un colpo solo la nostra fantastica Emanuela Aureli e tutti i suoi personaggi che sono tantissimi, un vero e proprio condominio di gente affollata in una persona sola… e gestire un condominio non è semplice, tra riunioni, lamentele e dissapori talvolta i condomini ti stravolgono le giornate, ma vedrete… Emanuela ce la farà anche stRavolta!
A PART OF ME

L’esperienza vissuta in questi ultimi anni con il lockdown ha ispirato il pianista Mirko Signorile a comporre nuovi brani intrisi di poesia, lirismo e spiritualità. “A part of me” è un concerto sognante che sospende il tempo per far spazio ad una narrativa musicale sobria, dove il necessario diventa il focus e il climax dell’intera performance. Atmosfere di new classicismo e jazz pervadono i tasti bianchi e neri ed incontrano i suoni elettronici del synth che fa da tappeto e collante delle diverse storie musicali. Un concerto da vivere tutto d’un fiato, magico e cinematografico.
ZORRO

Uno spettacolo interpretato da Sergio Castellitto, un vagabondo che ripercorre la storia della sua vita e delle scelte che lo hanno portato a vivere sulla strada e nel mentre riflette sul significato della vita. Un uomo ai margini della società capace di vedere la realtà osservando la vita delle persone “normali”. Capace di restituire attraverso una sorta di “filosofare” allegro e indefesso il “sale della vita”, la complessità e l’imprevedibilità dell’esistenza. Uno spettacolo tragicomico ed emozionante.
QUASI AMICI

Quasi Amici è una storia importante, di quelle storie che meritano di essere condivise e raccontate. Anche con il linguaggio delle emozioni più profonde: quello teatrale. Un adattamento per il teatro del soggetto e della sceneggiatura di Quasi amici è affascinante perché permette di dilatare, in drammaturgia teatrale, quelle emozioni che nascono per il cinema con un altro linguaggio, non solo visivo, ma anche filmico. È straordinario raccontare ancora più nell’intimità delle parole, degli scambi, delle svolte narrative, delle luci, dei movimenti, che solo una drammaturgia teatrale può cogliere e restituire, dando il senso profondo di una grande amicizia in fieri. Osservando poi il percorso che compiono i due protagonisti per crescere, ognuno nella rispettiva vita e in quella dell’altro e di come uno diventi assolutamente necessario all’altro per poter proseguire indenne, o quasi, il proprio cammino su questa terra.
IL MEDICO DEI PAZZI

Scarpetta porta in scena con cinismo quell’avvertimento del contrario che per Pirandello era la comicità. Dice di farlo solo per “l’amato pubblico” che assiste ai propri vizi e se ne sente ristorato. La giocosa spietatezza di Scarpetta reintroduce la catarsi del teatro. Ne il medico dei pazzi uno “straniero”, un babbeo, il cafone Sciosciammocca precipita nel mondo di città che lo circuisce e spiazza. É così che le legittime ma inesauste ambizioni dei cittadini finiscono per apparirgli come pericolose follie. Sottile satira di costume? Macché! È solo per riderne. La denuncia dei nostri vizi è un calembur, l’affanno delle nostre aspirazioni un intrattenimento. Triste per cui assolutamente divertente.