IL CODICE DEL VOLO

Flavio Albanese, racconta la vita, le peripezie, i miracoli e i segreti del più grande genio dell’umanità, la sua particolarissima personalità, ma soprattutto la sua voglia di conoscere e insegnare. Perché Leonardo voleva volare? Lo spiega Zoroastro, il suo allievo, il suo giovane di bottega, ovvero l’assistente e suo amico fedele: Tommaso Masini. È proprio lui che ha sperimentato una delle più ardite invenzioni del Maestro: la “macchina per volare”. Gli spettatori conosceranno la storia, l’umanità e sopratutto il modo di pensare di un genio poliedrico e originalissimo che è il simbolo del nostro Rinascimento.
IANCU

Questo è il racconto di una giornata. Una domenica dell’agosto del 1976 in cui la grande Storia, quella con la S maiuscola, invade la vita e le strade di un paese del Salento. Un famoso bandito, fuggito dal carcere di Lecce due giorni prima, è stato riconosciuto mentre si nasconde nelle campagne del paese. Inizia così una tragicomica caccia all’uomo che coinvolge un po’ tutti, bambini compresi. Ma questo non è solo il racconto di una giornata. È il racconto di un’infanzia e degli inganni e le illusioni che la circondano. Ed è soprattutto il racconto di un’epoca, attraverso gli occhi di un bambino.
APPARIZIONI

Un viaggio a Lourdes, un viaggio dentro se stessi, improvviso e travolgente. In Apparizioni una donna catapultata all’improvviso e per caso in un pellegrinaggio, si trova in posti e situazioni di cui mai avrebbe neanche sospettato l’esistenza e ci racconta con stupore del suo viaggio e delle domande e questioni che, ora dopo ora, affiorano nella sua mente. Giancarlo Luce, senza dare vita a un personaggio femminile a tutto tondo, si lascia abitare da pensieri, parole e sentimenti della donna protagonista della storia, percorre le tappe del viaggio, sia reale che interiore, di questa e in questo viaggio accoglie gli spettatori.
SILENT – LA MUSICA DEL TEATRO
Spettacolo site specific per voce in cuffia e musica dal vivo. Un pianoforte, un violino e un violoncello saranno la nostra guida. Attraverseremo la storia all’interno del Parco archeologico di Siponto, avanzeremo tra i secoli che separano due basiliche oggi diventate tre: quella paleocristiana, quella dell’XI secolo e quella di Tresoldi, dal nome dell’artista che ne ha curato la straordinaria istallazione permanente. E lo faremo accompagnati dalle più celebri e feroci poesie di tre autori senza tempo: Shakespeare, Majakovskij e Pasolini, capaci, ognuno a suo modo, di tendere l’arco e scoccare parole mirando dritto al cuore.
LE MANI CHE VORREI

Le mani che vorrei è il racconto di un uomo costretto a fare i conti con la realtà di un mondo che si nutre di disperazione e ambizioni illusorie, generando violenza e sopraffazione. Lorenzo, nell’ultimo saluto alle colonne del vecchio mondo, racconta la sua evoluzione dal sonno alla ragione, attraverso l’inciampo della coscienza sul dissesto delle illusioni che ne avvelenano l’anima. L’ultimo saluto del narratore diventa occasione di riflessione sull’humus del male; sulla perseveranza dei giusti; sul potere della fede in un ideale di redenzione.
DIGIUNANDO DAVANTI AL MARE

La figura di Danilo Dolci sfugge a qualsiasi tentativo di classificazione: poeta, intellettuale, pedagogo. Dopo un breve viaggio in Sicilia decide di ritornarci e di mettersi al fianco degli ultimi, dei diseredati, dei banditi come li chiamava lui stesso. Dalle vicende umane di questo gigante dimenticato abbiamo creato un pezzo teatrale che tenta non solo di raccontarne i momenti più importanti ma di evocarli con il corpo nudo del teatro.
IL FIGLIO – tr

Durante una passeggiata in un parco, nel giorno del suo settimo compleanno, un bambino di nome Mario si addormenta sotto un albero. Fin qui, nulla di grave, se non fosse che al risveglio non solo non riconosce più né l’ istitutrice né sua madre, ma chiede con forza di essere accompagnato a casa “sua” dalla “vera mamma”. Ha inizio così l’avventura di Mario, conteso tra due madri, che presto coinvolgerà attraverso la stampa e la giustizia un pubblico molto più ampio. Una storia che lascia con il fiato sospeso, che parla di morte e resurrezione, di lotta e di amicizia. Una fiaba contemporanea impregnata di ironia e magia, nella quale però, i personaggi buoni e cattivi non sono folletti o supereroi, orchi o streghe, ma adulti e bambini che vivono questo mondo, persone direttamente riconoscibili nelle nostre vite.
IO CHE AMO SOLO TE

Un raffinato, denso racconto di una delle pagine più felici del cantautorato italiano di tutti i tempi: La Scuola di Genova, un luogo fatto di artisti straordinari ed amici che, negli anni ‘60, ha esplorato e cantato l’amore come mai prima. Lauzi, Bindi, Tenco, De Andrè… alcuni dei protagonisti di questa storia, che narra di canzoni ed emozioni che hanno travolto l’Italia, ed il mondo intero, risuonando fino ad oggi. Progetto originale nato da un’idea della cantante Serena Spedicato, e dal fortunato incontro con lo scrittore Osvaldo Piliego ed il musicista ed arrangiatore Vince Abbracciante, Io che amo solo te… è uno spettacolo ed un concerto di teatro-canzone che racconta cantando, in un’elegante alternanza tra testi e riarrangiamenti originali, le storie e le vite che si celano dietro alcune tra le più belle canzoni d’Autore italiane di sempre.
CAMMELLI A BARBIANA

Un ragazzo ricco, sorridente e pure bello. In lotta con la scuola e la sua famiglia. I domestici di casa lo chiamano “signorino”, e a lui non va giù. Ma è un figlio di papà che mentre i ragazzi della sua età vanno a combattere per Mussolini, studia da pittore. Eppure, sotto le bombe dell’estate del ’43 lascia la sua bella e comoda vita per farsi prete, senza immaginare che da lì a una decina d’anni verrà esiliato in mezzo ai boschi dell’Appenino toscano dalla sua stessa Chiesa. Ma proprio lassù questo ragazzo ricco, sorridente e pure bello darà vita – con pochi ragazzi di mezza montagna – al miracolo della Scuola di Barbiana, diventando il maestro più rivoluzionario, dinamitardo e rompicoglioni del dopoguerra italiano: don Lorenzo Milani.
CONCERTO IN CUFFIA PER HANDPAN

Concerto in cuffia per handpan è un concerto e una esperienza immersiva, che ha come protagonista Maurizio Rana e i suoni dei suoi handpan, strumenti a percussione armonica costituiti da due cupole metalliche poste una sopra l’altra con le pance opposte. Grazie a numerosi festival nel mondo, l’handpan si sta diffondendo ovunque e sempre più persone rimangono affascinate da questo suono molto dolce e onirico. Un concerto con questo tipo di strumenti, ipnotico per molti, dimostra quanta autonomia e quale maturità musicale esso stia conquistando nel settore della World Music e della New Age.