IL TESORO DEI BRIGANTI

Lo spettacolo racconta l’amore di un vecchio nonno, per la sua terra, una terra che sta scomparendo per far posto al cemento che avanza con le sue ruspe e betoniere; racconta un amore tramandato attraverso il piacere di raccontare storie: storie di boschi, di banditi e di tesori. Ma le rocambolesche avventure del brigante Capatosta e del suo tesoro, nel “Il tesoro dei briganti”, si intrecciano con quelle di Peppino, che sono le storie della terra dove è cresciuto, terra di ulivi e ginestre, storie di masserie e tratturi; sono le storie di un bosco, quello vicino alla casa dei suoi nonni dove da piccolo trascorreva le estati, perdendosi cacciando lucertole e tesori.
INTELLIGENZA MUSICALE

Per Intelligenza musicale si intende “la capacità di comporre musica, riconoscere, manipolare, riprodurre suoni, ritmi, melodie, modelli musicali”. Sembra impossibile che nella stessa arte possano convivere anche mouse e tastiera, eppure è così. La musica è un’arte aperta, vuole solo esplodere, non importa quale miccia verrà utilizzata e da quale generazione. Una liberazione per cui serve dedizione e…Intelligenza! I Gemelli di Guidonia questa intelligenza ce l’hanno, questa miccia l’hanno accesa, attingendo come sempre dal passato e servendosi però del futuro per dare una rinnovata luce al loro repertorio, rivisitando come sempre i classici della musica italiana ed internazionale e utilizzando le nuove tecnologie per creare anche sul momento canzoni scritte dal pubblico, per una completa interazione, mai provata prima. Uno spettacolo che quindi, oltre ad offrire i divertenti ed immancabili momenti del repertorio dei Gemelli di Guidonia, affronta con ironia le nuove dinamiche che siamo costretti ad affrontare, confrontandoci quotidianamente con le nuove tecnologie alle quali non possiamo più rinunciare.
LONDON 69 : PERFORMING THE BEATLES

“LONDON 69 live performing The Beatles” è un collettivo di amici, di musicisti incredibili che affonda le proprie mani nell’esplosiva produzione dei Fab Four che, a oltre mezzo secolo di distanza, non perde né fascino né capacità sovversive, né luce né oscurità. Cinque musicisti esperti ed affiatati in una formazione sempre diversa di data in data, si alterneranno sul palco per rendere omaggio alla più incredibile band della storia, The Beatles. Si ritrovano intorno ad un amore musicale comune e profondo infondendoci il proprio stile, quello di ciascuno di loro, con un risultato che è al tempo stesso fedele al sound originale ma personale ed autentico. Il nucleo storico di questo progetto è formato da Roberto Dell’Era (Afterhours), Sebastiano Forte (Tu la band), Lino Gitto (The Winstons), Andrea “Fish” Pesce (Tiromancino, Riccardo Sinigallia) che di volta in volta ospitano artisti noti del panorama musicale italiano : Rachele Bastreghi (Baustelle), Roberto Angelini, Federico Poggipollini (già chitarrista storico di Ligabue) L’intenso live è strutturato in due parti: la riproposizione integrale del disco “Abbey Road”, forse il più significativo dell’intera produzione ed un viaggio insolito ed affascinante, nelle rispettive carriere soliste, post-scioglimento. Un significativo pezzo della scena alternative italiana incontra, dal vivo, la storia della musica mondiale.
ACCENSIONE DELL’ALBERO DI NATALE

6 dicembre 2024 a partire dalle ore 17- Piazza Vittorio Emanuele accensione dell’albero di Natale con Un Clown per Amico e Pachamama Arte di strada
ROMEO E GIULIETTA 2024

La tragedia di William Shakespeare, Romeo e Giulietta, è sicuramente la storia d’amore più popolare di ogni tempo e luogo. La vicenda dei due amanti ha assunto nel tempo un valore simbolico, diventando l’archetipo dell’amore perfetto ma avversato dalla società. Il Balletto del Sud, compagnia nota e apprezzate nel panorama internazionale, presenta la sua particolare versione di Romeo e Giulietta, sull’omonima partitura di Sergej Prokof’ev, del 1936. Il coreografo Fredy Franzutti crea il balletto nel 1998 ambientando la vicenda nell’Italia violenta e retriva degli Aragonesi, ispirandosi al testo di Masuccio il Salernitano, che per primo raccontò le disavventure degli infelici amanti. Le scene, realizzate da Francesco Palma, sono tratte dai dipinti di Giotto, Piero della Francesca e Cimabue e ci introducono in un mondo illustrativo bidimensionale, sospeso e fluttuante. I costumi sono ricostruttivi dell’età umanista. Il fascino arcaico è stato considerato uno dei punti di forza della produzione.
ECCEZIONE

Lo spettacolo è un trittico di circo contemporaneo, un viaggio in tre atti nell’universo poetico del MagdaClan. Tutto ha inizio con un’azione quotidiana: la preparazione di un caffè. Un rituale d’inizio spettacolo e benvenuto agli spettatori inserito in un’incredibile machine a effetto domino, giocando con ironia a sfidare le leggi della fisica. Si prosegue con un elogio al circo e ai suoi equilibrismi per concludere con un viaggio musicale, in un crescendo di atmosfere techno-arabe. Complicità, fragilità, spensieratezza. E tu il caffè lo prendi con o senza zucchero?
ATTO DI DOLORE

Leonardo Vitale nasce in una famiglia affiliata a cosa nostra, lo zio paterno Giovanbattista detto “Titta” è alla guida della cosca mafiosa di Baida dove Leonardo si forma come uomo di mafia trovandosi anche costretto a uccidere. Il 29 marzo 1973 Vitale si presentò alla questura di Palermo e dichiarò che stava attraversando una crisi religiosa e intendeva cominciare una nuova vita; si autoaccusò di due omicidi, di un tentato omicidio, di estorsione e di altri reati minori, e fece i nomi di Salvatore Riina, Giuseppe Calò, Vito Ciancimino ed altri mafiosi. Quelle dichiarazioni portarono all’arresto di quaranta mafiosi delle borgate palermitane, ma la metà di questi si resero latitanti o furono rilasciati qualche tempo dopo per insufficienza di prove. Lo stesso Vitale finì nel carcere dell’Ucciardone per le sue dichiarazioni, dove venne sottoposto a numerose perizie psichiatriche e dichiarato seminfermo di mente, affetto da schizofrenia, venendo rinchiuso nel manicomio criminale di Barcellona Pozzo di Gotto.
BALLATA PER LA KATER I RADES

Le storie di due “bambini del 1997” si rincorrono e si intrecciano nelle voci di Elvis e Lindita, partiti dal Sud dell’Albania per mettersi in salvo dall’impazzimento di un Paese in preda alla guerra civile e dal rapido precipitare degli eventi. Attraverso l’incastro tra cronache e leggende, biografie e storie collettive le vicende dei passeggeri della Katër i Radës vengono riportate alla luce e al contempo trascese: gocce nel mare dell’eterno cammino dell’umanità, nella necessità di un approdo sulla terraferma, in salvo dal “mostro”.
L’AGENDA

Cosa lega la strage di Via D’Amelio a quella avvenuta, solo 57 giorni prima a Capaci, in cui perde la vita il Giudice Falcone? Su cosa stava indagando il Giudice Borsellino e perché bisogna fare così in fretta a fare esplodere una FIAT 126 carica di tritolo facendo a pezzi lui e la sua scorta?Dov’è L’AGENDA ROSSA da cui Paolo Borsellino non si separa mai e sulla quale, nell’ultimo mese, scrive furiosamente a ogni ora del giorno e della notte? Perché Salvatore Borsellino, il fratello minore di Paolo, da subito ha cominciato a urlare un’altra verità? Un’indagine lacunosa, continui depistaggi, ancora poche verità certe, uno Stato che si tira indietro davanti alle proprie responsabilità, un pezzo di Storia d’Italia da riscrivere. Un’indagine lacunosa, continui depistaggi, ancora poche verità certe, uno Stato che si tira indietro davanti alle proprie responsabilità, un pezzo di Storia d’Italia da riscrivere.
TARTUFO

Chi è Tartufo? Un truffatore o un eroe? Un attore o un politico? Un prete o un guaritore? Un sant’uomo, come vuole il padrone di casa, o un impostore, come vuole il resto della famiglia che lo ospita? Un mistificatore o un uomo consapevole delle mistificazioni altrui? Il suo ingresso, all’inizio del terzo atto, fa l’effetto di un’apparizione insolita capace di zittire l’intera casa, arrestare il ritmo della commedia. Lo spazio del palcoscenico sembra ingrandirsi per contenere, insieme alla nostra curiosità, le poche, lente, sillabe dell’ospite che non abbiamo mai visto ma che è stato preceduto dalle tante parole dette su di lui. Chi è Tartufo? Forse l’essenza stessa, ultima e malata, del male. Per cogliere la natura di questo personaggio dobbiamo cercarla dentro di noi.