LA BAMBINA LIBRATA

Adele è una bambina evidentemente speciale, impossibile non vederlo, eppure i suoi genitori… Un padre avido, chef impegnato in sofisticazioni alimentari, e una madre apatica e teledipendente. Per fortuna il destino ha in serbo per lei altri incontri felici: una mite bibliotecaria la accompagnerà nella sua insaziabile fame di libri; a un modello autoritario come la Direttrice Strozzarelli si contrappone un’accogliente maestra, Letizia De Grazia; e poi l’amichetta Paola, suo fratello Francesco… Uno spettacolo divertente e commovente, dedicato a tutti.
LA VEDOVA ALLEGRA 2024

Uno spettacolo capace di suscitare allegria, com’era d’altronde nelle intenzioni dell’autore che ha disseminato La Vedova Allegra di tanti spunti su un canovaccio diplomatico dove non si nascondono desideri segreti e interessi erotici o politici che vengono risolti a ritmo di valzer ma anche di can-can. Una scansione ritmica di cui ho tenuto conto ricreando un senso di eleganza e di equilibrio della macchina teatrale, capace di cogliere lo slancio tripudiante ed irrazionale di gioiosa evasione. Capace anche di suscitare entusiasmo e voglia di fare festa assieme, abbattendo la quarta parete per favorire scambio ed empatia fra sala e palcoscenico, perché se deve essere festa, festa sia! [Corrado Abbati]
CAPAFRESCA

Chi “tiene ‘a capa fresca” ha la testa libera da pensieri faticosi e preoccupanti, è sempre pronto a guardare la parte divertente in tutto ciò che accade. Ogni occasione per lui è buona per divertirsi e sdrammatizzare. Giovanni è così, è sempre stato così. Glielo diceva sempre suo padre, di origini pugliesi: “Giovà, tu tieni la capa fresca”. E così, ogni stortura di questo Paese, tra le mani di Giovanni si plasma e diventa incredibilmente pretesto per ridere: dalla sanità, vissuta in prima persona in seguito alla rottura di un piede, all’odio social, alla tv, alle ultime manie degli italiani in fatto di sport, di svago, di gusti musicali, dei personaggi più in voga. Un nuovo spettacolo ricco di ironia, di satira di costume, di parodie, imitazioni, musica ed energia, mai volgare, tutti ingredienti ai quali il poliedrico artista ci ha già abituato sia nei precedenti spettacoli sia tutti i giorni nel suo show radiofonico. Perché come diceva Nietzsche: “Non si può ridere di tutto, ma ci si può provare”…basta avere la “Capa Fresca”, come Giovanni.
METTICI LA MANO

Questo progetto nasce come una costola della saga de “Il commissario Ricciardi”, dopo il successo della serie televisiva. Dalla straordinaria e immaginifica penna di Maurizio de Giovanni, due tra i volti più colorati si staccheranno dalle vicende del filone corale del Commissario e torneranno a raccontarsi con il pubblico, ma questa volta dal vivo: il brigadiere Maione e il femminiello Bambinella. Primavera del 1943, Napoli. Una tarda mattinata di sole viene squarciata dalle sirene: arrivano gli aerei alleati e il pericolo di un nuovo e devastante bombardamento. La scena è uno scantinato che fa da rifugio improvvisato. In un angolo del locale una Statua della Madonna Immacolata, miracolosamente scampata alla distruzione di una chiesa. È qui che si ritrova una strana compagnia, riunita dalla necessità di riparo: Bambinella, un femminiello che sopravvive esercitando la prostituzione e che conosce tutto di tutti, e il Brigadiere Raffaele Maione, che ha appena arrestato Melina, una ventenne che ha appena sgozzato nel sonno il Marchese di Roccafusca, di cui la ragazza era la cameriera.
LONDON 69: PERFORMING THE BEATLES

“LONDON 69 live performing The Beatles” è un collettivo di amici, di musicisti incredibili che affonda le proprie mani nell’esplosiva produzione dei Fab Four che, a oltre mezzo secolo di distanza, non perde né fascino né capacità sovversive, né luce né oscurità. Cinque musicisti esperti ed affiatati in una formazione sempre diversa di data in data, si alterneranno sul palco per rendere omaggio alla più incredibile band della storia, The Beatles. Si ritrovano intorno ad un amore musicale comune e profondo infondendoci il proprio stile, quello di ciascuno di loro, con un risultato che è al tempo stesso fedele al sound originale ma personale ed autentico. Il nucleo storico di questo progetto è formato da Roberto Dell’Era (Afterhours), Sebastiano Forte (Tu la band), Lino Gitto (The Winstons), Andrea “Fish” Pesce (Tiromancino, Riccardo Sinigallia) che di volta in volta ospitano artisti noti del panorama musicale italiano: Rachele Bastreghi (Baustelle), Roberto Angelini, Federico Poggipollini (già chitarrista storico di Ligabue) L’intenso live è strutturato in due parti: la riproposizione integrale del disco “Abbey Road”, forse il più significativo dell’intera produzione ed un viaggio insolito ed affascinante, nelle rispettive carriere soliste, post-scioglimento. Un significativo pezzo della scena alternative italiana incontra, dal vivo, la storia della musica mondiale.
LA VALIGIA DELLA LIBERTÀ

Sibilla Barbieri ha 58 anni, da dieci combatte contro un tumore che non le dà tregua. Quando Sibilla riceve dai suoi oncologi la notizia che non c’è più niente da fare, prende una decisione: non vuole vivere il tempo nell’ultima agonia, del dolore profondo, del sonno, del delirio. Vuole morire in pace. Ma in Italia il fine vita resta un tabù, nonostante diversi Tribunali si siano espressi per affermare che “LA LIBERTÀ PERSONALE” è “INVIOLABILE” (ART. 13 DELLA COSTITUZIONE) e che pertanto il Parlamento è colpevole di non aver ancora legiferato in tal senso. Sibilla racconta alla giornalista Valentina Petrini la sua scelta e insieme scrivono il racconto degli ultimi giorni di vita, la sfida alle istituzioni e l’ultimo viaggio verso la Svizzera. L’ultima fatica per la libertà. Dopo la morte, Valentina Petrini ha il compito datole da Sibilla di rendere pubblica la sua impresa e quella delle persone che l’hanno aiutata, tra cui suo figlio Vittorio che oggi attende di sapere se sarà rinviato a giudizio per averla aiutata ad arrivare a Zurigo dove Sibilla ha potuto morire con il suicidio medicamente assistito, ingerendo una pillola che l’ha fatta addormentare per sempre. Vittorio rischia 12 anni di carcere. E il Parlamento? Tace. Uno spettacolo di teatro civile, un dialogo tra Sibilla e Valentina Petrini che mette in luce le contraddizioni con cui lo Stato ha impedito a Sibilla, e prima di lei a Eluana Englaro, Piergiorgio Welby, Dj Fabo e molti altri, di esercitare il diritto di scelta sui propri corpi. Ospite speciale della serata: Antonio Diodato. Lo spettacolo è un adattamento del PODCAST “Disobbedisco”
SANGHENAPULE

in collaborazione con Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa In uno spettacolo che intreccia il racconto alla poesia, esaltando la lingua napoletana in tutta la sua barocca bellezza, Mimmo Borrelli e Roberto Saviano, puntano al cuore di Napoli, città di sangue e di lava incandescente, esplorandone il mistero e la contraddizione. Attore e narratore percorrono alcune tappe della storia napoletana in una continua osmosi tra celeste e sotterraneo. È il sangue il filo conduttore di uno spettacolo di parole, luci e suoni, con una splendida colonna sonora originale eseguita dal vivo. È il sangue che si scioglie, rinnovando ogni anno il patto tra il santo e la sua gente; è il sangue dei primi martiri cristiani, ma anche quello dei “martiri laici” della Repubblica partenopea, che a fine Settecento tentò di opporre l’ideale democratico all’oppressione borbonica; è l’emorragia dell’emigrazione nei primi decenni del Novecento, quando migliaia e migliaia di italiani varcarono l’oceano in cerca di un futuro migliore; è il sangue versato sotto le bombe della Seconda Guerra mondiale; è, infine, quello degli agguati di camorra. In uno spettacolo che intreccia la narrazione alla poesia, esaltando la lingua napoletana in tutta la sua barocca bellezza, Mimmo Borrelli e Roberto Saviano, puntano al cuore di Napoli, città di sangue e di lava incandescente, raccontandone il mistero e la contraddizione.
IN FIN DEI CONTI. CAPITOLI DI UNA MESSINSCENA

Un reading teatrale di musica e parole che prende spunto dal libro di Angelo Mellone dal titolo In fin dei conti. Capitoli di una messinscena” (Carta Canta Edizioni), una raccolta di poesie in cui Mellone raduna quelle che definisce “le mie ossessioni”: l’Italia, le radici, il Sud, la sua Taranto, gli antenati, i figli, la provincia, la memoria nazionale, la nostalgia dell’origine, l’amore di coppia. Un viaggio doloroso, struggente, epico, in cui ogni spettatore troverà qualcosa di proprio, scovando qualche scena, qualche verso, qualche passo musicale in cui identificarsi e sentirsi parte di questa danza vorticosa di note e versi in cui Mellone viene accompagnato da un quartetto d’eccezione: Salvatore Russo alla chitarra, Francesco Longo alla fisarmonica, Franco Speciale al contrabbasso, Peppe Fornaro a sax e clarinetto.
NICK THE NIGHTFLY 5TET

Nick the Nightfly è nato a Glasgow, in Scozia, ma vive in Italia dal 1982. È conosciuto principalmente per il programma radiofonico “Monte Carlo Nights” che conduce per Radio Monte Carlo, anche se ha anche una carriera da musicista e cantante, collaborando con grandi nomi della musica italiana e internazionale, tra cui Giovanni Allevi, Carmen Consoli, David Knopfer e Pat Metheny. Cura più di venti compilation – undici della quali con il nome di “The Nightfly” – e tra le altre cose un cofanetto di sei CD dal titolo THE NIGHTFLY BOX. Nel 2007 esce THE NIGHTFLY SPECIAL EDITION, a cui fa seguito nell’ottobre 2008 THE DEVIL, in cui Nick si esibisce con la Monte Carlo Nights Orchestra. L’ultimo album di Nick con il 5tet si chiama “Be Yourself” e vanta la partecipazione degli Incognito, Paula Morelenbaum, Amedeo Ariano, Fabrizio Bosso, Luca Bulgarelli, Francesco Puglisi, Jerry Popolo, Julian Oliver Mazzariello e altri. Un Cd di nuovi brani scritti interamente da Nick. In passato ha pubblicato il cd da solista “Don´t Forget” e “Nice One” con suo Jazz 5tet con alcuni di più rinomati Jazzisti Italiani e cinque album con la sua big band “Nick The Nightfly Orchestra”. Nel 2024 l’ultimo progetto Nick si chiama “Pop Into Jazz” un viaggio nel mondo della musica Pop, rivisitando grande successi di autore raffinato come Sting, Tears For Fears, Joe Jackson, Stevie Wonder e altri, nel repertorio musiche originale scritto da Nick. Facendo incontrare questi brani con l’idea di Nick e i musicisti del quintetto, che hanno tutti grande esperienza con diversistile di music. Pensando a questi brani e rivisitandoli, come fossero degli standards del Jazz, con la libertà e inventiva che la musica Jazz ci insegna.
LE PAROLE – LE CANZONI LE STORIE

“Beppe D’Onghia – Le parole, le canzoni, le storie”: uno spettacolo multimediale, innovativo nel suo genere. Attraverso l’uso di Intelligenza Artificiale, Video, Arte Grafica ed il contributo di Musicisti d’Eccellenza, si stabilirà una connessione per raccontare, tramite nuove prospettive, non solo i “nuovi classici” che hanno visto Beppe D’Onghia come protagonista e deus ex machina della canzone italiana d’autore degli ultimi quarant’anni (in qualità di autore, produttore, musicista e direttore d’orchestra di eccellenti artisti, tra i quali spiccano Lucio Dalla, Luca Carboni, Samuele Bersani, Stadio) ma favorire anche un confronto su tematiche contemporanee, che coinvolgono personalmente e collettivamente il pubblico, con la forza prorompente che solo l’Arte riesce ad innescare. BIO Beppe D’Onghia è un artista poliedrico e innovativo, la cui carriera è caratterizzata da una profonda comprensione musicale e un’incredibile versatilità. Non si limita a essere un abile musicista o compositore, ma è anche un creativo visionario che riesce a fondere diversi stili musicali con una sensibilità artistica unica. La sua capacità di spaziare tra generi- dalla musica leggera al cinema, dalla televisione al teatro- gli consente di creare opere e format che vanno oltre il semplice accompagnamento, diventando parte integrante dell’esperienza emotiva di chi ascolta Es. (SOGNI-Variazioni sinfoniche su temi di Lucio Dalla- concerto per orchestra sinfonica e coro – inaugurazione Ravello festival 2013) – (INCANTUS format). Beppe D’Onghia è un artista che vede nella musica un mezzo per esprimere la profondità delle emozioni umane, sia come pianista-arrangiatore che come direttore d’orchestra. Il suo lavoro riflette una costante ricerca della bellezza, del significato e della perfezione tecnica, pur mantenendo una rara autenticità che lo rende un collaboratore prezioso per artisti di fama internazionale. La sua intelligenza musicale, unita a una capacità di adattarsi a contesti sempre diversi, fa di lui un interprete straordinario, capace di trasformare ogni progetto in un’esperienza unica. Beppe D’Onghia è un artista completo, capace di mescolare tradizione e innovazione, che continua a lasciare il suo segno in ogni ambito in cui opera, anche nella produzione e nella direzione artistica di concerti ed eventi.