TANTO VALE DIVERTIRSI 2024

Lo spettacolo si ispira a fatti realmente accaduti durante la seconda guerra mondiale nel campo di transito di Westerbork, in Olanda, dove per una strana coincidenza si ritrovano i maggiori attori comici del tempo, tuti ebrei. Fu costruito un teatro dove questi dovevano esibirsi in spettacoli leggeri di intrattenimento in cambio di una momentanea immunità dai campi di sterminio. Gli attori esplorano meccanismi della risata muovendosi su un terreno delicatissimo, omaggiando l’umorismo che storicamente riuscì a ‘rovesciare la scansione del lutto’. Un’operazione che racconta da una prospettiva inusuale il dramma della shoah e che mostra come, anche in un contesto di morte e sofferenza, l’arte e la risata si fecero spazio per aiutare a sopravvivere.   “Un po’ per celia, un po’ per non morire!” diceva Ettore Petrolini citando Madama Butterfly. E non è proprio per esorcizzare la morte che l’uomo, o qualcuno più su, ha inventato la risata? E cosa c’è di meglio, allora, che cambiare una brutta tragedia, il famoso Amleto di Shakespeare, in una farsa che possa far morire… dal ridere? Tre strampalati attori comici ci proveranno disperatamente in una misteriosa corsa contro il tempo: vaudeville, teatro comico futurista, kabarett, avanspettacolo, rivista, umorismo yiddish sono mescolati in un gran pentolone con le parole del bardo inglese.  

QUANDO UN MUSICISTA RIDE

Giocare e ridere con la musica e le canzoni. Impresa facile per Elio e la sua band di giovanissimi virtuosi che, dopo il grande successo di Ci vuole orecchio, si divertono ora ad esplorare e reinventare quell’immenso repertorio seriamente comico ai confini tra canto e disincanto che, soprattutto intorno agli anni ‘60, ha percorso la musica, la canzone, il cabaret ed il teatro italiano. Da Fo a Gaber, da Jannacci a Cochi e Renato, da Flaiano a Marcello Marchesi, più tantissimi altri, una generazione di artisti eccentrici e controcorrente che hanno sorpreso e divertito tutti, dagli sperimentalisti al grande pubblico reinventando un genere musicale ricco di eccentriche e divertenti “canzoni scanzonate”. È quello che questo spettacolo si propone di fare, ritrovando e rinnovando oggi quegli spunti geniali, innovativi, anticonformisti, e anche quella libertà creativa. Perché è bello essere lì “quando un musicista ride”.

AMORE E PSICHE

FUORI ABBONAMENTO Traetta Opera Festival Amanda Sandrelli AMORE E PSICHE La Favola di Apuleio e la musica di Tommaso Traetta drammaturgia Nicola Pice e Maurizio Pellegrini con Donatella De Luca – soprano, Alessandra Gaeta – danzatrice e coreografa Coro Lirico Città di Bitonto: Giuseppe Maiorano – maestro del coro Ensemble del Traetta Opera Festival: Gianmaria Fantato Pontini -direttore Amore si innamora di Psiche, ma il loro amore ha una condizione: Psiche non dovrà mai vedere il volto del suo amato. È l’affascinante favola che rispecchia l’enigma dell’amore, tramandata dalle Metamorfosi di Apuleio. Nel numero infinito delle sue variazioni si inserisce anche quella di Coltellini messa in musica da Traetta.

DANSE MACABRE!

Danse Macabre! è un invito austero a danzare verso l’ignoto, legando e affermando relazioni con il mondo attuale, ricercando attraverso una commistione visionaria tra corpi danzanti, film, testi, musica elettronica e luce. Le figure si specchiano e si raddoppiano, penetrano la propria immagine e diventano non solo interpreti ma anche incarnazioni del movimento sul palco. La danza propria dei morti è una delle tematiche iconografiche più sviluppate nella storia dell’arte occidentale, fece emergere un pensiero più complesso sulla realtà, riflettendo anche sul concetto più generale che ogni movimento sopramondano e dell’aldilà sia danza: danzano le stelle, gli dei, gli spiriti, la natura. Attraverso l’inclusione di un film come terzo elemento della costruzione scenica, la performance ricerca un’esperienza di spostamento percettivo dello spettatore, sondando la materia oscura dell’immaginazione. Immaginare significa creare immagini interne, senza regole fisse, e collegarle fra loro fino a creare fantasie o storie che esistono dentro di noi e non nella realtà. Parte dai materiali visivi sono stati pensati insieme all’artista Roberto Fassone, creando un’entità altra attraverso dei testi che riflettono insieme al pubblico sul concetto di aldilà. La danza si manifesta in forme mutevoli tentando di liberarsi dalla violenza della rappresentazione, oscillando tra poli differenti per accostamenti, rendendo visibile l’invisibile in una tensione ipercosciente fra la vita e la morte.

I GRANDI CONCERTI PER PIANOFORTE E ORCHESTRA 2025

“Con la Speranza che le Giovani Generazioni siano al servizio della Musica e sappiano donare, attraverso il Suono, quello che i Grandi Geni hanno creato per arricchire la Vita Spirituale degli Esseri Umani” è la dedica speciale che il grande maestro Carlo Maria Giulini, aveva voluto esprimere nel 2004, nell’accettare la Presidenza Onoraria del Concorso. La sua guida spirituale e musicale vuole essere, ancora di più oggi che il Maestro ci ha lasciati, un grande viatico per tutti i giovani musicisti del mondo. Nato nel 1990 il Concorso Musicale “Città di Barletta” ottiene un enorme successo. Nel 1996 il Concorso diventa Europeo. Nello stesso anno scompare a soli 21 anni il giovane pianista Mauro Paolo Monopoli. A lui viene dedicato il Concorso Pianistico Internazionale “Premio Mauro Paolo Monopoli”, nato nel 1997, che ottiene immediatamente un prestigio internazionale. Record di presenze straniere nella passata Edizione per i Concorsi che hanno avuto circa 300 partecipanti provenienti da ben 30 nazioni diverse, in uno spettacolare confronto di giovani musicisti di tutto il mondo. L’Edizione 2025 che si svolgerà dal 6 all’11 maggio avrà un prestigioso nome del concertismo internazionale come Presidente della Giuria, e prevede premi per 30.000 Euro e numerosi Concerti-Premio. La Finale, vedrà l’esecuzione di 3 Grandi Concerti per Pianoforte e Orchestra con i Finalisti del 28.mo Concorso Pianistico Internazionale “Premio Mauro Paolo Monopoli” e l’Orchestra Sinfonica ICO Suoni del Sud , composta da oltre 40 elementi.

CIN – CI – LA’

Cin-ci-là, anche per il suo nome curioso, è il titolo d’operetta più noto in Italia e questo sicuramente grazie alla sua musica immediata e dal ritmo spigliato ma anche dal clima assolutamente divertente suggerito dal testo. Cin-ci-là compie 100 anni, un successo che continua grazie anche all’edizione del centenario dove alla professionalità ed all’alta qualità della proposta della compagnia Corrado Abbati, si unisce l’allestimento nato al Teatro Verdi di Trieste.Un’edizione moderna, sensibile al gusto del rinnovato pubblico di oggi: con Cin-ci-là, donna bella e sensuale, preparatevi a ridere con allegra spensieratezza! Buon divertimento.

DREAMS LIVE

Raphael Gualazzi artista poliedrico con un’anima profonda e una passione per il jazz, che eccelle come pianista, compositore, produttore e cantautore sia in italiano che in inglese, capace di unire jazz, blues, soul, e pop, e allo stesso tempo di trascendere tutti i generi. Le sonorità di Dreams ci introducono in un mondo onirico fatto di atmosfere sognanti dal respiro internazionale. E se sono i sogni a dominare il concept di questo nuovo progetto, con le sue composizioni Raphael Gualazzi è in grado di farci sognare a occhi aperti, accompagnando l’immaginazione nelle riproduzioni cinematografiche che aleggiano nella testa di ognuno. Come in un sogno, ogni immagine che la musica dell’artista ricrea ci permette di riconoscere a fondo l’intensità di ogni emozione, nel sottile e costante compromesso tra temporaneità e percezione. Gualazzi si riconferma un “unicum” nel panorama musicale italiano: artista eclettico, garbato alla continua scoperta di nuovi stimoli musicali e realizzazioni atipiche che trovano sempre il favore del pubblico. Celebra i sogni e gli attribuisce la responsabilità dell’esistenza presente. L’attimo reale è circondato da sogni passati e futuri ed è proprio attraverso questa dimensione onirica e fantastica che ritroviamo l’importanza e la consapevolezza dell’attimo reale.

IL DRAMMA DI VIOLETTA VALERY – LA TRAVIATA

La “Traviata” è l’opera più significativa e romantica di Verdi, fa  parte della cosiddetta “trilogia popolare”  assieme a “Il Trovatore” e a “Rigoletto”. E’ un melodramma in tre atti su libretto di Francesco Maria    Piavetratto, tratto dal romanzo di Dumas “La dame aux camélias”.  Narra la storia di Violetta Valery, una mondana famosa nella Parigi dell’ 800 che, incontrando il gentiluomo Alfredo Germont, si rende conto di  essere per la prima volta veramente innamorata. L’amore dei giovani è però contrastato dal padre di lui, Giorgio, perché quel legame fa scandalo e finché loro saranno insieme  lui non potrà far sposare sua figlia. Violetta sceglie di partire per il bene del suo amato. Nel terzo Atto Violetta è sola a Parigi, gravemente provata dalla tisi. Le giunge una lettera da Giorgio Germont che, pentito, ha rivelato la verità al figlio e le annuncia che sta per raggiungerla. Violetta è felice, Alfredo è lì al suo capezzale, ma per lei non c’è più nulla da fare. La tisi la uccide davanti a lui, in un clima di acuto dolore, addolcito però dalla purezza di un amore vero. La trama è raccontata e approfondita dall’ammirevole voce narrante di Riccardo Canessa, un uomo di teatro, di stirpe e di fatto.

GRANDE ORCHESTRA AVION TRAVEL

Grande Orchestra Avion Travel è un sogno, una sfida, una presunzione. Un concerto che racconta la storia straordinaria di un gruppo che ha fatto delle emozioni il suo leitmotiv principale. “Dobbiamo umilmente ridimensionare la nostra presenza facendo largo, nelle nostre maglie, ai nuovi orchestrali che sapranno andare all’attacco, saremo come le ali sulle fasce che tirano via i difensori avversari per fare spazio ai propri mediani. Modificare il suono tornando alla scrittura pensata in origine, conservare l’espressione, fare riferimento ad una nobile tradizione che va trasmessa e tradita. Grande è il desiderio finalmente di essere piccola moltitudine sul palco, per predicare il noi dopo tanta solitudine, e se il pubblico sarà come speriamo il nostro specchio, i nostri neuroni si accenderanno e ci imiteremo, anzi ci copieremo come insegnavano i grandi maestri”.  La Piccola Orchestra Avion Travel si presenta con  il nuovo  progetto Grande Orchestra Avion Travel con la Medit Orchestra  diretta dal Maestro Angelo Valori: un progetto sposato con grande entusiasmo, con i loro brani eleganti e raffinati, appartenenti alla grande musica d’autore e lo scopo di proporre la canzone come uno straordinario elemento di arte e cultura contemporanea, uscendo fuori dal cliché della canzone come puro intrattenimento e divertimento.