A BETTER PLACE / W AM I STILL A QUESTION

A BETTER PLACE A better place è la ricerca ideale di un posto che potrebbe rivelarsi sempre migliore. Un luogo pensato per sè ma dove poter attrarre qualcuno. Come due persone si girano attorno, si annusano e spendono tempo a cercare di provocare una reazione, laddove il comportamento desiderato è ottenuto non solo rendendolo accattivante ma spesso puntando sulla perdita dell’autonomia individuale … il posto migliore e’ solo quello dove poter scegliere autonomamente, anche se di fatto si viene guidati, il posto dove essere lo si sceglie da soli. A seguire W AM I In questo lavoro, le 5 W (Chi, Cosa, Dove, Quando, Perchè) sono le domande che smuovono il processo creativo che l’artista esplora con delle pratiche interdisciplinari. Attraverso il movimento, la ripetizione, la pittura, l’autrice e performer ricerca una fisicità e un corpo che si distacchi dalla memoria radicata del binarismo della danza e della forma. W am I è una performance, un contenitore di domande, un corpo, un’anima, un’esperienza ibrida e fluida che continua a mutare nel tempo.

PERCORSI E CONTAMINAZIONI TRA ARTI VISIVE E PERFORMATIVE – dal 900 alla contemporaneità

Un focus di approfondimento per attraversare in maniera transdisciplinare un secolo che è stato palcoscenico di interazioni quanto mai prolifiche tra due ambiti espressivi, non solo affini ma profondamente complementari, tracciando un percorso che dalle sperimentazioni progressiste delle Avanguardie delinea i cambiamenti di un nuovo modo di concepire e intendere il corpo, come vero e proprio campo di ricerca e fenomeno espressivo, arrivando fino al teatrodanza” Michela Laportaè storica dell’arte e Cultrice della materia presso l’Accademia di Belle Arti di Foggia in discipline storico-artistiche. Autrice di testi e contributi critici su autori storicizzati per cataloghi di mostre e pubblicazioni specialistiche, accosta all’attività didattica e teorica quella curatoriale, operando sia negli spazi istituzionali di musei e pinacoteche sia in gallerie private. In qualità di esperta di mediazione museale ha preso parte a progetti dedicati ad artisti di rilievo nazionale e internazionale. Ha scritto per testate di settore come Exibart, Espoarte e Segno.

MASTERCLASS sul CORPO SCENICO

ore 15.30/17.30-Workshop per allievi/e di scuole di danza La pratica si sviluppa attraverso tre fasi integrate, ognuna pensata per alimentare la consapevolezza e la qualità del movimento. Iniziamo con una meditazione che permette ai danzatori di centrarsi e radicarsi, favorendo un ascolto profondo per stabilire una connessione autentica tra il corpo e lo spazio. La seconda fase è un riscaldamento avanzato, mirato a preparare fisicamente il corpo, attivando le articolazioni e i muscoli in modo graduale. Ci concentreremo sulla qualità e sull’intenzione di ogni gesto. Infine, la trasmissione di repertorio per conoscere più da vicino parte del lavoro dell’autore   ore 18.30/20.00 – Workshop per amatori La pratica si sviluppa attraverso tre fasi integrate, ognuna pensata per alimentare la consapevolezza e la qualità del movimento. Iniziamo con una meditazione che permette agli amatori di centrarsi e radicarsi, favorendo un ascolto profondo per stabilire una connessione autentica tra il corpo e lo spazio. La seconda fase è un riscaldamento per principianti: un’introduzione al corpo performativo, che attiva un movimento armonico nel rispetto e nelle possibilità di ciascun* Infine, un’improvvisazione strutturata, dove, con delle regole precise ci immergeremo subito nella relazione tra spazio e corpi.     Attività gratuita con prenotazione obbligatoria

IL SESSO DEGLI ANGELI

L’intento iniziale de Il sesso degli angeli, non ha senso negarlo, era di ironizzare sulla propensione del mondo teatrale – normalmente così prodigo di insegnamenti morali -, a ritirarsi in prudenti silenzi e riposizionamenti tattici nei momenti politicamente più delicati. Una volta iniziate le prove però la vis polemica ha cominciato a spegnersi mentre nel lavoro hanno iniziato ad emergere reminiscenze di anni lontani in cui, tra avanguardismo, teatro povero e influenze orientali, in molti erano alla ricerca della potenza espressiva dei corpi nella loro assoluta, nuda presenza. Un desiderio di centralità dell’umano che, combinando politica, mistica, filosofia e psicanalisi rispondeva a domande di un’altra epoca ma che torna forse ad avere un senso anche in un oggi in cui molti sembrano rassegnati al paradosso che solo le tecnologie, il mercato, le intelligenze artificiali e le migrazioni su Marte ci potranno, forse, salvare. Ma, anche se sono sicuramente queste le riflessioni alla base dello spettacolo, Il sesso degli angeli in realtà, coerentemente con il titolo, non ha alcun argomento. Si limita a collocare in una scena scabra due interpreti che, con assoluta dedizione eseguono una partitura asimmetrica, capricciosa, a tratti spiazzante, che alla fine, forse, lascerà anche trasparire, in filigrana, qualcosa di riconducibile alla dimensione angelica. (Roberto Castello)

FESTA DELLA DANZA

Gli studenti e le studentesse del Liceo Coreutico “Leonardo da Vinci” coordinati da Sonenalé in piazza Regina Margherita di Savoia davanti al Teatro Garibaldi.

CONTEST Premio DANZA AL PICCINNI – III EDIZIONE

Dando continuità alle numerose iniziative di valorizzazione e promozione delle alle scuole di danza di Bari e provinciagià realizzate nei precedenti anni, l’Assessorato alla Cultura del Comune di Bari ePuglia Culture promuovono e realizzano la III Edizione del Premio “Danza al Piccinni”, un’iniziativa specificatamente concepita per la valorizzazione delle scuole di danza del territorio, offrendo alle vincitrici ed ai vincitori quale premio finale la possibilità di esibirsi sul prestigioso palcoscenico del Piccinni. L’iniziativa ha l’obiettivo di valorizzare le scuole di danza del territorio offrendo alle vincitrici ed ai vincitori la possibilità di esibirsi sul prestigioso palcoscenico del Teatro Piccinni, in occasione del Gala di Stelle Baresi della danza che inaugurerà la programmazione di danza della Città di Bari.

EQUILIBRIO DINAMICO X VERVE25

THROUGH HER EYES – DOUBLE BILL Equilibrio Dinamico vi invita a una serata dedicata alla celebrazione del multiforme universo femminile attraverso l’arte di due coreografe internazionali. ThroughHerEyes esplora il delicato equilibrio tra tenerezza e forza, offrendo una riflessione profonda sul potere dello sguardo femminile nelle arti. Con poetiche e linguaggi della danza diversi, questo programma mette in luce la forza, la vulnerabilità e l’infinita creatività che definiscono l’esperienza femminile. Ogni creazione è una testimonianza della visione unica di queste artiste, portata in scena dall’energia dinamica di un ensemble che coinvolge 18 danzatori provenienti da Italia, Cina, America, Norvegia, Polonia. Un omaggio all’arte, all’identità e all’espressione, visto attraverso i loro occhi! TRIPLE BILL- LET ME IN, LOTUS, RO-MASS VERVE presenta un emozionante trittico interpretato da 16 danzatori eccezionali. La creazione di Luca Signoretti per la compagnia riflette la sua ricerca di onestà nel lavoro, opponendosi alla tentazione di lasciarsi influenzare da sguardi esterni durante il processo creativo. L’opera è un invito a restare autentici, ad abbracciare la vulnerabilità e a fidarsi della propria voce, anche quando il mondo osserva. Thanh-Tú ‘Sattva’ Nguyen è un’artista interdisciplinare vietnamita nata in Germania e attualmente residente a Londra, conosciutə anche come ‘Sattva Ninja’, attivə nella Ballroom Culture da oltre un decennio. La sua arte è apprezzata a livello internazionale per l’approccio mistico, geometrico e profondo al movimento e alla narrazione, sempre in stretta connessione con il suono. Bosmat Nossan è una coreografa e danzatrice di fama internazionale. Il suo lavoro nasce da un’attrazione per l’innaturale, l’esagerato e lo stilizzato. Si ispira alla fantascienza, ai fumetti e all’arte surrealista. VERVE è la compagnia di danza internazionale in tournée della Northern School of Contemporary Dance (NSCD). Ogni anno la compagnia commissiona a coreografi da tutto il mondo la creazione di un programma di danza artisticamente distintivo, fisicamente audace e coinvolgente.  

𝗟𝗘𝗗𝗔𝗡𝗭𝗔𝗧𝗥𝗜𝗖𝗜 en plein air

dalle ore 10.00 Pratiche Coreografiche con le comunità del festival negli spazi pubblici della città ore 20.00 –Teatro Comunale DANZE URBANE A seguire ITINERANCE IN JAM Una performance che nasce dal connubio tra musica live e danza contemporanea e che ci porta nella New Orleans degli anni ‘50, l’epoca delle jam, dove l’incontro casuale tra “anime irrequiete” dava vita a grandi universi artistici. Il progetto vuole sottolineare il senso dell’estemporaneo e dell’ignoto tra artisti, due danzatori e due musicisti, che non si conoscono e che appena s’incontrano danno vita a un processo creativo che lascia pieno spazio all’improvvisazione e avviene davanti agli occhi del pubblico. l team del luogo ospitante è parte attiva del processo di costruzione della performance. Ha il ruolo di scegliere due musicisti (1 percussivo e 1 armonico) e il danzatore sarà scelto dallo stesso team.  

IL CANTO DELLA SIRENA

“Ogni volta che un bambino muore, scende sulla terra un angelo, prende in braccio il bimbo morto, allarga le grandi ali bianche e vola in tutti i posti che il bambino ha amato.” H.C.Andersen “Il canto della sirena” racconta la storia di una sirena che se ne sta ore e ore su un scoglio a contemplare il mare. L’umido del mare le trapassa le ossa e raffredda il suo corpo che ama invece la terraferma da dove il mare è una distesa bellissima con un odore buono. Ogni sera, Agnese, la più piccola di sei sorelle, con la pelle delicata come petali di rosa e gli occhi chiari come laghi profondi, canta a riva sotto le stelle, finché un giorno, a causa di una terribile tempesta, vede affondare una nave. Agnese si tuffa e salva un principe che sta per affogare. Lo riporta a riva e se ne innamora perdutamente. È a questo punto che la sirena fa la sua scelta: rinunciare alla coda di pesce per inseguire il grande amore. È disposta a tutto Agnese e chiede alla strega del mare il sortilegio. Avrà due gambe per correre dal suo principe e in cambio darà alla strega la sua voce. Ma non è tutto, il rischio è più grande: se il principe non ricambierà il suo amore, Agnese diventerà schiuma del mare. La sirena accetta tutto, anche di morire, e in una mutazione dolorosissima la sua coda si divide in due, generando le gambe di una donna senza voce. Il suo principe sarà disposto ad amarla? E la sirena si sentirà a casa sulla terraferma, oppure comincerà ad avere freddo? Si salverà Agnese o cadrà nell’abisso profondo del suo triste destino? Lo scopriremo ascoltando la sua storia, drammatica come sono le favole, ma leggera com’è la brezza del mare. favola per bambinƏ e adultƏ

SAVERIO LEGGE RAIMONDO

Saverio Raimondo ha imparato a leggere e scrivere alle scuole elementari. In questo spettacolo ce ne dà una prova: ci legge le cose che scrive. Cose buffe, spesso sconclusionate, a tratti deliranti. Ecco cosa succede a far fare le elementari. Oltre a leggere e scrivere, Saverio Raimondo sa anche parlare; e farà anche questo sul palco. Fortuna che non sa né cantare né danzare.