UN ITALIANO DI NAPOLI

Un monologo ironico e divertente in cui l’essere napoletano si svela nelle vicende di tutti i giorni, nel gesticolare, nel raccontare momenti di vita che possono accadere a chiunque. Biagio Izzo in questo spettacolo espone la sua napoletanità con la comicità popolare di un moderno Pulcinella. Biagio Izzo ha cominciato facendo il cabarettista collaborando con attori napoletani come Benedetto Casillo, Rosalia Maggio e Giacomo Rizzo. Poi il successo in tv e al cinema con ‘Made in Sud’, ‘Stasera tutto è possibile’, ‘Tale e quale show’, ‘I fratelli De Filippo’, ‘L’amico del cuore’, ‘Amore a prima vista’, ‘Cose da Pazzi’, ‘Io e Marilyn’.

FESTA DEI GIOCHI TRADIZIONALI taviano

FESTA DEI GIOCHI TRADIZIONALI   dalle ore 18.00 alle ore 21.30 Giochi di strada: La trottola, Il salto alla Corda, La pista delle Biglie, I Giochi di Legno, La cuccagna dei Piccoli (una cuccagna di piccole dimensioni pensata per i bambini), Shangai e Scacchi Giganti (Due giochi da tavolo in versione Extralarge da Piazza)   dalle ore 21.30 alle ore 23.00 Il Biliardone Umano Un calcio Balilla fatto di persone vere   dalle ore 23.00 alle ore 23.30 Il Grande tiro alla Fune 200 vs 200 persone

WONDERLAND / ALBERTO IOVENE

“Wonderland”. La danza della compagnia ResExtensa – con gli abiti sostenibili realizzati da Guardini-Ciuffreda studio – incontra il jazz di Alberto Iovene (piano) “C’è un posto che non ha eguali sulla terra… Questo luogo è un luogo unico al mondo, una terra colma di meraviglie mistero e pericolo. Si dice che per sopravvivere qui bisogna essere matti come un cappellaio. E per fortuna… io lo sono.” Con le parole del cappellaio entriamo in un mondo dove tutto diventa possibile, dove il sogno creativo italiano trova la sua visione reale e dove ci scopriremo a domandarci se stiamo vivendo un sogno oppure è “semplicemente” realtà. Un giardino animato da creature sognate che giocano con gli elementi della natura e non solo. Regine di amori e di fiori si alternano in un equilibrio delicato facendoci scoprire le nostre emozioni più semplici. Danzatori di specchi ci chiederanno di rifletterci nel loro girare mentre il re ci inviterà a seguirlo nel suo regno fatto di fiori da risvegliare. Tutto è in movimento, e la terra sembra non essere così stabile… la musica attraversa ogni parte di questo mondo e anche lei partecipa alla danza della vita, della libertà, del sogno ormai diventato vita reale. Una serata da vivere, da attraversare… la porta per un nostro nuovo e personale viaggio.   ALBERTO IOVENE Pugliese, classe 1975, intraprende all’età di sette anni lo studio della musica e del pianoforte compiendo gli studi classici, per poi dedicarsi definitivamente allo studio della musica jazz. Numerose le sue collaborazioni ed esibizioni in pubblico, tra cui spiccano le sessions con i musicisti afro-americani del team del sassofonista-compositore Harold Battiste, fondatore dell’etichetta discografica “AFO” di New Orleans. Nel 2011 esce il suo progetto discografico WIRED ALONG portato anche in un tour italiano che tocca alcuni tra i palchi più prestigiosi, tra cui il “Blue Note” di Milano. Collabora e suona in varie formazioni con alcuni tra i migliori musicisti della scena nazionale ed internazionale, tra cui, per citarne solo alcuni: Dominique Di Piazza, Manhu Roche, Marco Siniscalco, Amedeo Ariano, Daniele Scannapieco, Lorenzo Tucci, Robertinho De Paula, Philippe Petrucciani, Fabrizio Bosso, Stefano Di Battista, Daniele di Bonaventura. Attivissimo come compositore, scrive ed arrangia musiche per testi poetici, libri di favole per bambini, spettacoli teatrali, progetti multimediali. Il suo ultimo progetto di composizioni originali è del 2022 dal titolo “The New Day”. È laureato presso la Facoltà di Lingue e Letterature Straniere di Bari con una tesi sperimentale dal titolo “Scritture sincopate tra Futurismo e Musica Jazz”. DISCOGRAFIA 2006 – “Told Notes” – (Philology) 2010 – “Cores” – (Philology) 2011- “Wired Along” – (Groove Master Edition) 2023 – “The New Day” – (Abeat Records)

SENZA FAR RUMORE

Line up Rosario Bonaccorso contrabbasso, voce, composizioni / Olivia Trummer pianoforte, voce / Roberto Taufic chitarra e voce Rosario Bonaccorso, il noto contrabbassista e compositore ligure di origini siciliane, presenta il nuovo cd “Senza far Rumore” nella formazione Trio, con Olivia Trummer e Roberto Taufic Durante la sua lunga carriera Rosario Bonaccorso ha suonato e registrato con tanti artisti del panorama internazionale americano, tra cui alcune vere leggende come Elvin Jones, Michael Brecker, Clark Terry e ancora, Pat Metheny, Benny Golson, Kenny Barron, Joe Lovano, Mark Turner, Ivan Lins, Vince Mendosa.. e molti altri. Rosario Bonaccorso ha collaborato ed ancora collabora, con tanti grandi nomi del jazz italiano, come Stefano Di Battista, Dado Moroni, Enrico Rava, Fabrizio Bosso, Danilo Rea, Roberto Gatto … nel suo curriculum anche le lunghe e felici esperienze concertistiche e discografiche con Lucio Dalla, Gino Paoli e col cantautore francese Claude Nougaro’ … Oltre ad avere all’attivo la partecipazione ad oltre settanta dischi, da oltre quindici anni Rosario Bonaccorso veste l’abito del Band Leader, facendoci scoprire le sue interessanti formazioni e la sua felice penna compositiva grazie ai sei album registrati a suo nome: per la etichetta PMR ha realizzato gli album Travel Notes e In Cammino e per la Jando Music ha realizzato gli album: In Mezzo c’è solo il Mare, Viaggiando, Beautiful Story, A New Home; dischi che hanno ricevuto grandi consensi di critica e di pubblico. Rosario Bonaccorso qui ci propone alcuni testi scritti di suo pugno. La sua penna ha tracciato con sguardo introspettivo delicati pensieri su importanti temi della vita.. Melodie che a volte canta con un filo di voce, come se narrasse poesie, a volte con gioiosa verve, come per riscoprire la vita.

PIANO SOLO LIVE PROJECTS & IMPROVISATION

Danilo Rea trova nella dimensione in piano solo il momento ideale per dare forma al proprio universo espressivo e al suo talento naturale per l’improvvisazione: le idee che convergono nelle performance sono delle più varie, dai capisaldi del jazz, passando per le canzoni italiane, fino alle arie d’opera. Così, con il suo talento capace di spaziare su qualunque repertorio, la sua sensibilità musicale, il suo estro gentile e la sua forza creativa, Danilo plasma la melodia schiudendo le porte a infinite possibilità che si aprono agli ascoltatori. Uno show dinamico in cui l’improvvisazione è protagonista, proiettando gli spettatori in un mondo le cui strade sono ancora tutte da scoprire. “Io improvviso sempre durante i concerti, odio avere una scaletta, nulla è già deciso: per me un concerto è come un salto in un mondo che ti si apre strada facendo. È un po’ come raccontare una storia, cercando di costruirla parola dopo parola, e trovando spunti per reinventarla ancora, sempre viaggiando melodicamente sul filo dei ricordi comuni”.

IL CIELO È PIENO DI STELLE – Omaggio a Pino Daniele

Una delle più grandi coppie del jazz italiano di oggi, quella formata da Fabrizio Bosso alla tromba e Julian Oliver Mazzariello al pianoforte, con la loro originale interpretazione di brani del grande repertorio del cantautore napoletano. Il “tandem” dei due musicisti ripercorre le diverse traiettorie musicali di Daniele, cercando di restituire un ritratto inedito del cantautore napoletano, puntato soprattutto sulla musica. L’intenzione non è una semplice rilettura ma vestire una musica già grande ma con colori nuovi e autentici, facendo risuonare melodie straordinarie con la timbrica e la poesia di due eccezionali protagonisti del jazz contemporaneo. Il repertorio abbraccia un’ampia rosa di brani, dall’immancabile “Napule è” (77’) alla trascinante “Je so’ pazzo” (’79), la magia di “Anna Verrà” (1989); ma anche le più recenti “Quando” (1992), Anima (1995) e le due perle del 1993 “Allora sì” e “Sicily”, quest’ultima registrata all’epoca con il jazzista americano Chick Corea, autore della musica alla quale Pino Daniele aggiunse un testo da brividi. La musica e la poetica di Pino Daniele – afferma Fabrizio Bosso – hanno influenzato generazioni di musicisti, me compreso. Nelle sue melodie non c’è mai una nota fuori posto e non c’è solo il blues, il rock o il funky ma anche tantissimo jazz. Tutti abbiamo cantato Pino Daniele nella nostra vita.

NERI PER CASO

Il gruppo a cappella più noto del panorama italiano diventato noto al pubblico nel 1995 vincendo la sezione “Nuove Proposte” del Festival di Sanremo. Il brano “Le ragazze” li ha sbalzati in vetta alle classifiche traghettando l’omonimo album alla conquista di ben 6 dischi di platino con quasi 700.000 copie vendute. Nel corso della loro carriera i Neri Per Caso hanno collaborato con alcuni tra i più importanti artisti italiani (Lucio Dalla, Gino Paoli, Claudio Baglioni, Renato Zero, Mario Biondi) e stranieri (Bobby McFerrin, solo per citarne uno). Lo spettacolo, coinvolgente ed emozionante, comprende nel suo repertorio, oltre ai pezzi che hanno portato il gruppo al successo, anche importanti brani della musica nazionale ed internazionale senza tralasciare i brani dei Beatles ai quali hanno reso omaggio nel loro ultimo disco “We love the Beatles”. I momenti di interazione con il pubblico fanno da cornice alle esecuzioni dei brani: un viaggio che, partendo dall’Inghilterra dei Beatles, fa tappe in tutto il mondo riproponendo i successi di alcuni dei più grandi esponenti della musica internazionale come Sting, Michael Jackson, George Gershwin per ritornare in Italia e poi a Napoli con il sound dal sapore blues di Pino Daniele e agli inediti che hanno reso celebre il gruppo.  

LA BUONA NOVELLA – perturbazione e nada

I Perturbazione pubblicano per Warner Music Italy nel 2024, in occasione del 25° anniversario della scomparsa di Fabrizio De André, la loro rilettura live de La Buona Novella. Alla pubblicazione segue un tour della storica band pop rock torinese: in cui viene reinterpretato integralmente il concept album di De André. Nel rispetto del progetto iniziale, ma riarrangiando il disco e le singole canzoni per la messa in scena live, i Perturbazione creano così un concerto dove l’intensità delle parole di Faber e il suono del quartetto piemontese donano una nuova luce all’intera opera. Si uniscono così metaforicamente le voci di un artista immortale e di una band, ormai classica anche se di epoca moderna, della scena nazionale.

SANTI FRANCESI

Non inseguono il successo mainstream. Non hanno ansia, o voglia di strafare a tutti i costi. E già per questo Alessandro De Santis e Mario Francese (25 e 26 anni), in arte i Santi Francesi, costituiscono un “unicum” nel panorama musicale degli under 30. A ciò si aggiungono una naturale eleganza, un gusto raffinato e le idee chiare su come muoversi: «Ci siamo ripromessi di scrivere cose che ci succedono dentro e quindi sono insindacabili, sono vere per forza, perché sono totalmente nostre». Amici dai tempi della scuola a Ivrea, spalla fidata l’uno dell’altro («Viviamo da dieci anni costantemente insieme, da quando eravamo adolescenti, è normale che su determinate cose siamo diventati quasi parenti» dicono sui loro segretissimi difetti), si sono guadagnati uno spazio nel genere elettropop, muovendosi con leggerezza tra testi ricercati e sonorità contemporanee. Doti che hanno messo in luce all’ultima edizione del Festival di Sanremo (con il brano “L’amore in bocca”) e che porteranno in tour in giro per l’Italia.