CITERONE / CUMA

CITERONE “Io, il figlio di Zeus, sono ora qui, in questa terra di Tebe, io, Diòniso […] Ho mutato il mio aspetto divino in sembianze umane, sono giunto alla fonte Dirce, alle acque dell’Ismeno […] Mi sono spinto sin qui, subito dopo avere fatto danzare l’Asia, introdotto i miei riti, per rivelarmi dio ai mortali. In Grecia, ho cominciato a scatenare grida acute di donne proprio a Tebe, ne ho ricoperto il corpo con la pelle del cerbiatto, ho messo nelle loro mani il tirso, un’arma avvolta di edera.”Il lavoro parte da un’analisi specifica del testo “ Le Baccanti” di Euripide; estrapolando la sfera corale della tragedia. L’opera narra il ritorno di Dioniso, dio dell’estasi, in una Grecia irrispettosa nei confronti della sua essenza divina. La vendetta è alle porte ed è diramata lungo lo svolgersi degli avvenimenti: capro espiatorio di questo riscatto sono le donne tebane, vittime e poi carnefici, giostrate dai disegni del Dio vendicatore.Un gruppo di donne, le baccanti del Citerone, vengono identificate da due interpret, sintesi del coro greco. Il progetto intende rappresentare l’origine della tragedia greca: il Ditirambo, un canto pregno di poesia e danza. Questo è l’inizio, questo è il prologo del teatro occidentale; la coreografia vuole essere un canto corporeo in onore di Dioniso. Durata 30 minuti CUMA Cuma è un solo coreografico attorno alla figura della sibilla, in cui i vari elementi che appartengono all’archetipo della profetessa vengono ricostruiti per portare in vita un ultimo messaggio divinatorio. La sibilla, suo malgrado, intona un canto di fine. Un canto gestuale che matura in un vagito. I suoi vaticini sono accompagnati da una possessione, la manìa del dio. Tale è elevato il messaggio divino che il corpo della sibilla, dopo questa visione, viene dilaniato dalla profezia stessa. Durata 20 minuti
DANSE MACABRE!

IL FESTIVAL DEGLI ANIMALI

IL FESTIVAL DEGLI ANIMALI è uno spettacolo per giocare con la musica ed esprimersi con il corpo. Il pubblico canta, suona e balla accompagnando le storie degli animali. È un progetto che porta in campo anche il sentimento di inclusione sociale: abbiamo tutti qualcosa di strano fuori e dentro di noi!Nello scantinato della casa dei nonni si incontrano il RAGNO per trovare gli amici, la SOGLIOLA che guarda la vita in modo diverso, il VERME che ci aiuta a riconoscere le qualità di ciascuno. E cosa avranno da dire le CHIOCCE, le COZZE e la LUMACA, il PIPISTRELLO, la LUCERTOLA, il PICCIONE, il ROSPO, il PIDOCCHIO e le FALENE?I piccoli animali, vittime di pregiudizi, rivendicano la loro poetica, il loro senso della bellezza. Li seguiremo ascoltando le loro ragioni cantate in rima, attraverso i versi delle filastrocche e il divertente susseguirsi di piccole storie musicate, giocando con i ritmi e stili musicali differenti.È il punto di partenza per un viaggio all’ insegna dell’accoglienza.
IL GATTO E GLI STIVALI

C’erano una volta tre fratelli.. “e che è successo?” Muore il padre, lasciando in eredità al più giovane dei figli, un gatto, buono solo per finire in pentola. “e che è successo?” Il gatto non vuole finire arrosto, e si industria per far raggiungere la felicità al suo padrone. “e che è successo?” che attraverso mille ostacoli, il protagonista sposa la principessa Ciliegina,figlia del marchese di Fruttasecca. “e che è successo?” che gatto e padrone si scontrano con il malvagio orco mille faccie…che forte dei suoi soldi vuole sposare la principessa “e che è successo” Il “marchese”si sposa con Ciliegina, e tutti vissero felici e contenti… “e che è successo?” Lo spettacolo è finito. Questo spettacolo è la terza tappa del lavoro registico di Lucia Zotti, che dopo i risultati di Un Regalo per Quicha e Storie di Streghe, si avventura nella realizzazione de “Il Gatto e gli stivali” tratto dalla fiaba popolare Il gatto con gli stivali. Questa storia è interessante perché conduce l’attenzione su una qualità del “sentire” umano che tende ad essere soffocata, se non annullata: quella dell’istinto primordiale dell’essere umano, quell’istinto che, quasi magicamente, conduce a discernere la giusta strada nella giungla del vivere; a riconoscere fra gli incontri quelli positivi; ad aver il coraggio di affrontare gravi pericoli per realizzare un sogno; a credere che i “sogni” possono essere realizzati, se li si nutre di significato concreto. Dedichiamo il nostro lavoro a tutte le infanzie che abbiamo incontrato e che continueremo ad incontrare con i nostri spettacoli, con l’augurio che conservino quell’ istintualità troppo spesso sepolta da tecnologie seducenti e ridondanti. Lucia Zotti
MISTER VOLARE
Una serata per celebrare uno dei più amati artisti italiani – e pugliesi – di tutti i tempi: Domenico Modugno, nato a Polignano a mare nel 1928. Appuntamento lunedì 8 aprile alle 20.30 nella sala comunale “San Felice” di Giovinazzo. “Mister Volare, storia di un successo” il titolo della serata, una conferenza-concerto dedicata al grande “Mimmo” prodotta da “Angeli ETS” grazie al sostegno del Comune di Giovinazzo e del Teatro Pubblico Pugliese e già presentata a fine novembre nell’ambito del festival “Oltre Lirica Music Festival classic & contemporary”. Introduzione storica di Valentino Losito, giornalista, interventi musicali a cura del tenore Gianni Leccese e del pianista Ekland Hasa, che ha curato anche le trascrizioni. Un viaggio nella vita di Domenico Modugno dagli inizi della sua carriera fino al successo mondiale, e a quel soprannome – “Mister Volare”, appunto – decretato dalla fama internazionale derivata da quella canzone, ma non solo da quella.
SULLA NOSTRA PELLE | cinque gesti per il futuro
Sulla nostra pelle è il confine dal quale siamo partiti e tra le sue pieghe abbiamo cercato di raccontare di noi, per andare più a fondo nella carne e tra le ossa. Nell’unicità di questo confine abbiamo cercato la nostra singolare bellezza, abbiamo cercato mondi misteriosi, tentando di condividerli tra Noi ed ora con Voi. Da cose semplici siamo partiti per poi trovare uno, cinque, un milione di gesti per il futuro.Manifesto dello spirito inclusivo della città in cui ha preso vita il progetto, “Sulla nostra pelle” è un’azione coreografica che, senza esclusione di corpi, diventa un’occasione attraverso la danza per incontrarsi, una performance il cui potenziale si esprime nelle differenze che diventano valore per l’intera comunità. La danza, espressione intima del nostro essere, ci permette di raggiungere gli altri aiutandoci a riconoscere ed accettare i nostri limiti e a percepire e immaginare il corpo seguendo l’individuale capacità di abitarlo. La performance sarà accompagnata dal vivo dal chitarrista Daniele Gherrino e dal percussionista Federico Chiarofonte che renderanno omaggio alla musica emozionale di Pietro Mascagni proponendo una rielaborazione di alcuni elementi costitutivi delle musiche del compositore attraverso sonorità moderne. Proiezione video artistico di Martino Chiti Un video che, attraverso l’intreccio di immagini, voci e suoni sapientemente montati dal fotografo, regista e video designer Martino Chiti, che, durante l’estate 2022, ha documentato il viaggio di Davide Valrosso e dei performer di SULLA NOSTRA PELLE | cinque gesti per il futuro dai primi incontri, fino ad arrivare al debutto della performance durante il Mascagni Festival ‘22. Talk con Elisa Barucchieri e Giulio De Leo A conclusione della serata, Giulio De Leo, direttore della compagnia Menhir ed Elisa Barucchieri, direttrice di Resextensa commenteranno insieme a Davide Valrosso la performance SULLA NOSTRA PELLE | cinque gesti per il futuro. Sarà anche l’occasione di confronto con il pubblico presente.
PEOPLE USED TO DIE / FORGET-ME-NOT / A FIELD OF BEAUTY / FUNKeY / A KINDLY OTHER / HI, LOVE, BYE
I due collettivi internazionali Equilibrio Dinamico ENSEMBLE sotto la guida di Roberta Ferrara e VERVE sotto la guida di Matteo Marfoglia si uniscono per una serata imperdibile. Una programmazione con firme internazionali che vede in scena 34 danzatori di diverse nazionalità e celebra i danzatori di oggi con i coreografi del momento. Una prima nazionale che segna l’unione di due realtà, geograficamente distanti ma che portano avanti la stessa missione: mettere in relazione coreografi internazionali con giovani danzatori che ogni anno si candidano per essere parte di un programma di creazioni esclusive. Universi paralleli che si incontrano, dimensioni che si confrontano, relazioni che si traducono in azioni. Un vero e proprio viaggio tra poetiche differenti legate da una sensibilità acuta e una restituzione fisica di grande impatto.
CONTEST Premio Danza al Piccinni – II Edizione
PROGETTO DI PROMOZIONE DEDICATO ALLE SCUOLE DI DANZA del Comune di Bari e Teatro Pubblico Pugliese a cura di AltraDanza/Domenico Iannone Torna il Premio “Danza al Piccinni” del Comune di Bari e Teatro Pubblico Pugliese curato dalla compagnia AltraDanza/Domenico Iannone e giunto alla seconda edizione. Il premio ha come obiettivi valorizzare presso un ampio pubblico la grande qualità formativa delle/gli insegnanti e quella performativa di allieve ed allievi delle numerose scuole di danza del territorio, e mettere in luce i migliori talenti, potenziali “stelle” del futuro, che periodicamente da queste scuole emergono nel panorama nazionale ed internazionale. Una competente commissione artistica valuterà le performance delle scuole di danza che partecipano al contest: i vincitori si esibiranno nella serata del 2 novembre 2024 al Teatro Piccinni, in occasione del Gala di Stelle Baresi della Danza (in via di definizione).
FAUN*
Lo stato di “limbo” tra il reale e l’immaginario, tra fantasie erotiche e sobria realtà, descritto da Mallarmé nel suo poema L’après-midi d’un faune, ispirarono Vaslav Nijinsky nella creazione dell’omonima e rivoluzionaria coreografia del 1912. Da allora, il tema è stato interpretato artisticamente più volte. Il fascino che esso esercita ispira oggi anche il coreografo Mauro de Candia ad esplorare ed a portare in scena questa figura “metà animale e metà umana”. Nella sua nuova creazione dal titolo Faun*, il coreografo si avvicina con cautela all’essenza misteriosa di questa sensuale creatura della natura, che brama la realtà per rintracciare e liberare il proprio potere dinamico. Sono i vari stati del corpo e dell’animo del fauno, le sue metamorfosi, che interessano de Candia e che lo inducono a domandarsi: non c’è forse un fauno in ognuno di noi? Non è forse anche un’allegoria del nostro tempo, in cui i corpi e le loro identità vengono reinventati e riesplorati? Commissionato dal Belgrade Dance Festival, Faun* è la prima collaborazione tra Mauro de Candia e il Balletto Teatro di Torino, compagnia piemontese dalla quarantennale tradizione di ricerca sul corpo danzante, tra sperimentazione coreografica e collaborazioni internazionali. Accanto al coreografo, gli stessi artisti contribuiranno al progetto con le loro differenti fisicità, esperienze artistiche e personalità, per ampliare ed approfondire questo sguardo sul corpo “umano-animale” con suoi stimoli sensuali.
FRAGILI FILM / SOLO AGLI SPECCHI
In un momento assai pesante della mia vita, mi è stato richiesto di riprendere un lavoro degli anni ‘80, il lavoro di una giovane donna che, spudoratamente, si raccontava rubando senso e valore alle parole della poesia di Milli Graffi, attraversandole e donando nuovo egoistico significato al suo “Fragili Film” … cambiai anche il mio titolo rubando quello di Milli … era molto più bello! Ma il gioco dello specchio era iniziato quando creai il “Solo Agli Specchi” inserito nel mio omaggio al lavoro dell’artista Gianni Pisani, mio marito e grande amore della mia vita. Già allora l’esperienza era quella di forzare il segreto dell’altro, entrare nell’enigma, far parte del gioco, essergli fatale … e così, in questo pedinamento fascinoso e pericoloso cercavo le mie tracce, allora come ora, nell’illusione della danza mia… Marianna Troise