A RUOTA LIBERA

Tra pensieri, ricordi e performance improvvisate, i due attori protagonisti della commedia “Quasi Amici” che sta entusiasmando tutta Italia, si raccontano al pubblico con ironia, poesia e vivacità.Un dialogo appassionato e divertente col pubblico è l’occasione per una serata in cui si avvicenderanno aspetti intimi e più esposti della carriera dei due noti attori.Due percorsi diversi che trovano un punto d’incontro in quello che è uno dei motori più belli della vita: l’amicizia.

UN CURIOSO ACCIDENTE

Un percorso formativo e produttivo diretto dalla regista Elena Bucci, una delle voci più interessanti e riconosciute del panorama teatrale contemporaneo, e da Domenico Ammendola di NoveTeatro.Da anni NoveTeatro porta avanti un intenso lavoro sui grandi classici del teatro: lo spettacolo è un’occasione unica per gli attori e per il pubblico di immergersi nella commedia classica attraverso una prospettiva innovativa e originale. La vicenda è ambientata in Olanda, dove Monsieur Filiberto, ricco mercante, ospita presso casa sua Monsieur de la Cotterie, un giovane militare francese ferito in guerra. Il giovane si innamora della figlia del mercante, Giannina, che ricambia il suo amore. La ragazza non vuole che il padre scopra la loro relazione, per paura di un suo diniego, così escogiterà un modo per imbrogliare Filiberto in un “curioso accidente” che le permetterà di sposare il suo innamorato.

LUZ / ILLUMINANDO IL FUTURO CON TRE DISTINTE PROSPETTIVE

Luz è la profonda esplorazione di tre prospettive internazionali che convergono per illuminare il futuro. Il titolo, che significa “illuminare nuovi cammini”, cattura l’intenzione del programma educativo di essere un faro per i giovani. Tre firme acclamate a livello internazionale, sotto la direzione artistica di Roberta Ferrara, portano avanti la creatività ed esplorano le loro poetiche. Questa performance è più che uno show di danza; è un invito a seguire la luce proiettata da questi giovani artisti. Luz è una luce guida verso l’incerto, che incoraggiando gli spettatori ad esplorare nuovi orizzonti di espressione e creatività. Con questa performance, illuminiamo collettivamente dei nuovi percorsi, abbracciando il potere della diversità e del cambiamento.

FUNKeY / LUMINA PRIMA O SUL FAR DELLA SERA

FUNKeY In FUNKeY, i confini della realtà si dissolvono in un caleidoscopio di ritmo e colore. FUNK come forte ritmo, stile, odore e retrogusto. Ogni passo rilascia un’aroma inebriante di liberazione e con parole di divertimento come loro mantra, i ballerini sbloccano il segreto cosmico che la chiave dell’esistenza sta nell’abbracciare la gioia della nostra stranezza innata. Attraverso il movimento, FUNKY ti invita a ballare nella lucentezza dell’autoscoperta, dove la risata e l’audacia regnano sovrane. Gianni Notarnicola, nato nel 1996 a Monopoli ha danzato per l’Avshalom Pollak Dance Theatre e si è unito alla Batsheva Ensemble nel 2019, esibendosi in brani di Sharon Eyal e Nadav Zelner. Nel 2021 è entrato nella Batsheva Dance Company, debuttando in MOMO come ballerino e co-collaboratore. Come coreografo, ha debuttato nel 2018 con il suo solo KAMA e precedentemente con LA BATTAGLIA, una performance in duetto con il violoncellista Eilon Damari, e i duetti B.O.A.T.S. e G.O.A.T.S con Billy Barry, presentati in anteprima al Tel Aviv Dance Festival. Attualmente è danzatore per la Batsheva Dance Company, esibendosi in opere di Ohad Naharin in tutto il mondo. LUMINA PRIMA O SUL FAR DELLA SERA Lumina Prima o Sul far della sera è un piccolo viaggio umano che evoca l’idea di una ricerca sulla verità e autenticità nel mezzo dell’oscurità dell’illusione e della superficialità. Lupa Maimone è una performer e creatrice multidisciplinare attiva nella scena contemporanea italiana e internazionale, si dedica all’unione della danza con diverse discipline artistiche, costruendo il suo linguaggio scenico. Coreografa e danzatrice, ha trascorso la sua infanzia nei teatri, cresciuta in una famiglia intrisa di passione per le arti sceniche. Immersa nel teatro, fin da piccola ha ereditato l’amore per la performance e la capacità di orchestrare e dirigere progetti artistici. Oggi è la direttrice artistica e coreografa di Oltrenotte compagnia di teatrodanza con sede nella città di Cagliari (Sardegna), fondatrice insieme a Riccardo Serra, tecnico di scena e co- organizzatore. La compagnia è riconosciuta come Organismo di Produzione Danza Under35 dal MIC Ministero della Cultura. Danza, invenzione teatrale, teatro d’oggetto, acrobazia, musica dal vivo, tutto questo si concentra nell’arte di Oltrenotte. Da questa ricerca nasce l’originale poetica della compagnia, una forma di espressione coreografica che si manifesta attraverso un teatro vivo e dalla forte impronta autoriale.

LABORATORIO “PORTAMI CON TE” PER BAMBINI E BAMBINE

BARI DIVERSALABORATORIO “PORTAMI CON TE!” Un appuntamento speciale di Portami con te! in occasione del Festival del Pensare Queer in programma al Teatro Piccinni il 2 e 3 marzo 2024.Il 2 marzo dalle 16.30 alle 18.30 in Sala Massari i bambini e le bambine potranno partecipare al laboratorio mentre i genitori seguono gli incontri in programma al Piccinni (ingresso gratuito). PRENOTA QUI IL LABORATORIO E RISERVA IL TUO POSTO A TEATROhttps://bit.ly/3uGq2AS

LOVE ME

Nella stazione di Modena, su di una scala che collega il binario al sottopasso, giace privo di sensi, uno straniero: la folla lo calpesta con le sue enormi valigie. In un locale a Bari vecchia uno straniero serve ai tavoli, indossa una maglietta su cui è scritto GUCCI, al collo porta un crocifisso enorme di oro. Entrambe le cose, maglietta e collier, sono falsi. Su una spiaggia della Puglia una donna fa il bagno col velo sotto gli occhi allibiti dei bagnanti. Scoppia un temporale improvviso nel centro di Roma e dopo qualche secondo una grande quantità di stranieri è pronta a venderti un ombrello. Mazzi di rose, ciabatte, pelli colorate, odori acri, occhi imploranti, barbe scure, urla. I mauritiani fanno i servizi, i cingalesi vendono le rose, gli africani maschi vendono le collanine, le nigeriane fanno le puttane, le donne dell’est sono badanti, le musulmane non lavorano perché i mariti non vogliono, i turchi fanno le pizze e il kebab, i marocchini lavano i vetri e fanno le rapine, i rom rubano e con i soldi si fanno i denti d’oro. Sono gli stranieri delle nostre città, ognuno incastrato nel ruolo che gli abbiamo assegnato. La loro specie qui, è condannata in perpetuo ad essere straniera. Chi ha rubato la marmellata? L’uomo nero. LOVE ME è uno spettacolo che parla di stranieri, di lavavetri e della barbara Medea, tutti intrappolati in ebeti e feroci luoghi comuni. Così stupidi da farci morire dal ridere, così feroci da farci vergognare. LOVE ME è una scritta negli occhi a un angolo di strada. LOVE ME è uno spettacolo che mette insieme due pezzi di Antonio Tarantino: l’inedito La Scena e Medea. L’autore descrive gli ultimi come pochi sanno fare, senza retorica, senza tabù, con violenza e amara ironia. La lingua che mette in bocca ai suoi protagonisti è una lingua cruda, che non subisce epurazioni, baluardo puro di aggressività e marginalità. Licia Lanera

GRADISCA 2024

Brancaleone project è un inedito trio strumentale (basso tuba, fisarmonica e tromba) che vuole dare suono e vita a quel mondo poetico e a tratti onirico che si rifà al cinema di Fellini e alla musica di Nino Rota, “pugliese d’adozione” che del celebre regista ha messo in musica i sogni, la visionarietà, la ricchezza di inventiva. Le composizioni, tutte originali, sono ispirate da immaginarie scene di film ed il nome del progetto fa riferimento alla rocambolesca “armata Brancaleone” di monicelliana memoria, in cui la figura dei cavalieri di ventura è trasfigurata nel viaggio sonoro dei musicisti. Melodie che sembrano venire fuori da un vecchio grammofono, ispirate dall’immaginario cinematografico del passato in un gioco di specchi che conquista l’ascoltatore per l’equilibrio tra l’approccio inedito e il rimando ad atmosfere familiari. L’evocazione del mondo delle bande e del fiabesco che lo circonda, la poesia della fisarmonica (strumento tradizionale della musica pugliese): tutto questo confluisce in “Gradisca”, un progetto colto ma capace di mescolare “alto e basso”, di raggiungere ed emozionare, grazie alla bellezza delle proprie musiche evocative, anche l’ascoltatore più distratto. Il primo lavoro discografico, prodotto da IPE music e sostenuto dal Nuovo IMAIE, è stato pubblicato il 31 gennaio 2024.

MIO FRATELLO RINCORRE I DINOSAURI

“Mi capita spesso di soffermarmi a guardare persone (uomini, donne, bambini) affette da varie malattie oppure diversamente abili, per cercare di capire il loro approccio alla vita, dalle azioni semplici, quotidiane, all’incontro con gli altri; che tipo di relazioni hanno, quali passioni o desideri; come vedono se stessi, quale consapevolezza hanno della loro condizione. E poi, all’improvviso, mi accorgo che tutte queste domande dovrei rivolgerle a me stesso. A quel punto la faccenda si fa interessante e problematica allo stesso tempo. Sono disposto a riconoscere le mie mancanze, le mie lacune, le mie disabilità? Quanti amici ho e che relazioni ho con loro? Sono sincere, vive? Con quale metro di giudizio sono pronto a criticare o semplicemente valutare le vite degli altri? Per quale motivo riesco a vedere solo i loro difetti, ciò che a loro manca e non i loro pregi, le loro virtù? Poi succede di imbatterti in un video che qualche bullo adolescente ha voluto spedire su internet per vantarsi degli atti di crudeltà nei confronti di qualche malcapitato ragazzino disabile, handicappato, con sindrome di Down o semplicemente più debole e incapace di difendersi e ti chiedi: perché? Oppure di leggere su un giornale che negli ultimi quattro mesi, nel reparto di neonatologia di un ospedale di Bari, dove vivo, sono nati una bambina e un bambino con la sindrome di Down e in entrambi i casi i loro genitori hanno deciso di abbandonarli, mentre altre persone, successivamente, hanno scelto di adottarli. Perché? Ho letto il libro di Giacomo Mazzariol: “Mio fratello rincorre i dinosauri”.Ho conosciuto lui e la sua splendida famiglia. La loro storia mi ha illuminato e mi è venuta voglia di raccontarla a modo mio. Così ho deciso di cominciare un nuovo cammino che mi aiuti a rieducare il mio sguardo disabile, affinché riesca finalmente a vedere tutta la bellezza e l’amore che ogni essere vivente è in grado di ricevere e di dare. Senza pregiudizi e senza aspettative. Vedere e scegliere di amare”. Christian Di Domenico

GIOVANI SPIRITI

Una trasmissione radiofonica con pubblico dal vivo, dal ritmo sostenuto, con uno stile ironico, a tratti quasi irriverente. Sempre col preciso intento di parlare chiaro ai ragazzi e indurli alla riflessione. All’interno di questo “contenitore”, accanto a dati significativi provenienti da ricerche nel settore e ad informazioni sull’argomento spesso contrastanti, trovano spazio divertimento, sketch e pubblicità “regresso”. L’attenzione dei ragazzi è continuamente stimolata; non solo dal linguaggio immediato ed essenziale imposto dai ritmi radiofonici, ma anche dal coinvolgimento diretto del pubblico attraverso quiz ed interviste. Momenti comici si alternano a sospensioni cariche di emozioni. Negli ultimi anni è emerso con chiarezza l’uso di alcol da parte degli adolescenti. L’informazione scarsa e inadeguata porta a sottovalutare i rischi fisici e psichici che ne derivano.Bere per facilitare le relazioni sociali, in particolar modo con l’altro sesso.Bere per divertirsi di più, per esagerare.Bere per sentirsi inseriti nel gruppo.Bere per imitazione.Bere per abitudine.Bere per noia. Abbiamo accettato la sfida di incontrare gli adolescenti nel loro mondo, con l’obiettivo di sensibilizzare i giovanissimi riguardo i rischi legati all’uso di sostanze alcoliche, sviluppando in loro un senso critico verso il “bombardamento” mass-mediatico. Nato in collaborazione con l’ASL di Bergamo (dott. Andrea Noventa – Dipartimento Dipendenze), lo spettacolo è stato inserito in numerosi progetti di prevenzione. Un modo davvero nuovo ed efficace di fare riflettere i ragazzi su questo problema.

MANUALE PER MARITI

La trama è il solito canovaccio caratteristico del suo genere: amori, gelosie, tradimenti, questa volta con una piccola variante “scientifica” sul come evitare che la moglie scopra le numerose scappatelle del consorte.Ma come tutte le cose perfettamente e infallibilmente “scientifiche”, basta un piccolo intoppo e tutto rischia di finire tragicamente.Niente paura: tutto finirà nel migliore dei modi, senza morti e feriti, come avviene in tutti i vaudeville che si rispettino. Rilassarsi un poco, ironizzare e ridere sopra questo aspetto umano e le sue debolezze, ci fa sentire certamente più vivi, più reali. probabilmente anche più fragili. Ma questa è una fragilità che ci fortifica in maglie di acciaio inossidabile, tanto più impenetrabile e resistente di tante “virtuali” certezze assolutamente perfette.