La città di Tebe è sotto assedio. Polinice si prepara ad attaccare. Dentro le mura, Eteocle, suo fratello, studia una strategia. I figli di Edipo vanno incontro alla maledizione del padre che li vuole morti, e la città, rappresentata dal coro delle donne, prega e racconta un’alternativa al conflitto. Così Tebe diventa mito e simbolo di una terra sconvolta, del nostro “terribile amore per la guerra”.