Raccontare una storia è un’arte antica tra le più affascinanti. Le parole del narratore seducono lo spettatore, che si abbandona al suono di esse, facendosi trasportare in una realtà frutto dell’immaginazione. Questa leggenda tarantina è una foto in bianco e nero.
L’attrice Daria Paoletta, racconta la vita di un paese di mare della Puglia, ai tempi in cui le donne usavano portare i capelli raccolti e le spalle avvolte in scialli neri. Eppure, il passato si riscopre essere presente: i vicoli del paese, dove risuonano le voci delle comari che sanno tutto di tutti; Marionna e Cataldo, i protagonisti, si sposano giovani, inesperti della vita, vivono in pieno il conflitto esistenziale di aderire alla volontà degli altri prima ancora che alla propria; la lotta della vita che cerca di prevalere sulla morte; l’amore, vincitore di ogni avversità umana.
L’arrivo delle sirene, seducenti ma ambigue, concede alla storia il fascino tipico delle figure mitologiche. L’attrice in scena utilizzerà mezzi semplici e diretti, quali la voce, il corpo, qualche oggetto per creare suggestioni.