L’ombra del male
Shakespeare, prima di essere un poeta e un drammaturgo, era un essere umano, conosceva sé stesso, le sue debolezze, i desideri più reconditi dell’uomo. Era anche un bravo osservatore, proprio come Iago, e come lui, era sempre un passo avanti agli altri in quanto sapeva ben interpretare le esigenze del pubblico dell’epoca; l’unico svago era il teatro e doveva essere cruento, mettere in scena i vizi più gravi, i desideri proibiti a cui ogni uomo o donna avrebbe voluto dar sfogo, solo così poteva attirare l’attenzione della platea. Impertinenti, amorali, egoisti ed ipocriti: questi sono solo alcuni degli aggettivi con cui potremmo descrivere i“villains” o personaggi cattivi, gli antagonisti nelle tragedie shakespeariane. Eppure in loro c’è qualcosa di oscuro che ci attrae. Sono personaggi affascinanti, seducenti quanto letali.