Il Kismet nasce a Bari nel 1981 come compagnia teatrale ragazzi per iniziativa di giovani attori provenienti da una scuola universitaria di formazione all’attore diretta da Carlo Formigoni; seguendo poi il suo “felice destino” – kismet in sanscrito – viene riconosciuto dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali Teatro Stabile d’ Innovazione.
Nel 1989 inaugura la sua casa teatrale scegliendo, volutamente un ex capannone industriale, luogo preposto a valorizzare un’idea di teatro come officina artistica, fucina di idee, luogo d’incontro, centro di cultura e di dialogo permanenti.
Negli anni l’Opificio per le Arti Kismet OperA configura sempre più la sua attività attraverso differenti percorsi produttivi e si fa polo di attrazione di artisti italiani e stranieri, diventando modello di mediazione tra il teatro e le altre forme di creazione quali la scrittura, la pittura, il video, la fotografia, la musica.
Un teatro sempre aperto, che alla produzione di spettacoli e all’ospitalità di altre compagnie teatrali, unisce proposte di formazione, incontri e laboratori per le scuole, percorsi di ricerca drammaturgica, rassegne musicali, attività volte al dialogo e al confronto sui temi fondanti della cultura e, in sostanza, della socialità stessa.
Un teatro sì fatto ha dunque necessariamente bisogno, al suo interno, di uno spazio “altro”, un luogo neutro capace di accogliere l’eterogeneità dell’ospite, un luogo in cui poter collocare liberamente l’emozione dell’arte. Ed è una grande sala con bar, un foyer arioso e brillante, giallo come il sole, lo spazio preposto a far sì che tutto ciò possa accadere, che ci sia un “prima” e un “dopo” lo spettacolo, una continua contaminazione di forme artistiche e di linguaggi, un’occasione per trascorrere l’intera serata in compagnia delle maestranze e degli attori padroni di casa