Il Teatro Comunale Piccinni di Bari, situato in Corso Vittorio Emanuele II, è un teatro di pianta teatro all’italiana, inaugurato nel 1854 su progetto dell’architetto Antonio Niccolini. Il 18 ottobre 1840, come riportato dallo storico Giulio Petroni, testimone e protagonista della cerimonia, venne posata la prima pietra del teatro. Giuseppe Castagna, che godeva di grande considerazione presso la Scuola Reale di Scenografia, diresse i lavori di decorazione coordinando un gruppo di artisti giunto da Napoli. Il pittore figurista Luigi de Luise e l’ornamentista Leopoldo Galluzzi si occuparono del velario. Fortunato Queriau, direttore delle macchine del Teatro di San Carlo di Napoli, si dedicò alle macchine sceniche e al palcoscenico. Pietro Venier, scenografo del Teatro di San Carlo di Napoli, progettò le scene. Del grande telone si occupò il terlizzese Michele De Napoli. Nel progetto originale del teatro vennero introdotte soluzioni innovative che provavano l’interesse dell’architetto per le parti strutturali dell’edificio e per le loro funzioni, quali l’acustica e la visibilità. Il Niccolini aveva pensato ad un edificio dal prospetto unitario, in cui il corpo centrale più alto fosse accordato senza traumi a quelli laterali mediante le cornici orizzontali dei marcapiani e la semplice linea a terrazzo del tetto. Il teatro occupava il corpo centrale dell’edificio, mentre le ali laterali, completate nel 1876 su progetto di Giovanni Castelli, ospitavano il Municipio e il Tribunale. La facciata del teatro appariva come quella di un tempio: una breve gradinata, colonne doriche grevi e solenni; portico con mera funzione simbolica per indicare la dignità dell’edificio.